La startup triestina che trasforma i numeri in informazioni

Si chiama Rachel, come la protagonista “replicante” di Blade Runner, l’innovativo progetto che coniuga la tradizionale ricerca demoscopica con l’intelligenza artificiale e i Big Data. Una startup unica nel suo genere in Italia che, grazie all’applicazione di modelli interpretativi e predittivi, offre un’analisi accurata dell’opinione pubblica fruibile con sistemi interattivi di data visualization. Perché i dati che abbiamo intorno a noi sono sempre di più e il rischio più grande è che restino solo numeri. Per trasformarli in informazioni è necessario unire l’elaborazione automatizzata con la creatività umana. È questo l’intento di Rachel: da una parte sistemi di machine learning sempre più precisi e veloci, dall’altra le capacità interpretative dei ricercatori.

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L’iniziativa è frutto della collaborazione tra SWG, azienda leader in Italia nel settore delle ricerche demoscopiche, Università degli Studi di Trieste e SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati. Diversi know-how e un unico obiettivo: integrare ulteriormente il mondo dell’impresa con quello della ricerca e fornire nuovi strumenti al servizio del policy making. Una sinergia che crea ricadute positive per il territorio sia in termini occupazionali sia in termini di attrattività.

Rachel nasce anche grazie al recente investimento di Friulia nel capitale sociale di SWG, finalizzato al sostegno delle attività di innovazione e sviluppo della società. SWG, società nata a Trieste nel 1981, è l’azienda leader in Italia nel settore delle indagini demoscopiche, delle ricerche di mercato, degli studi di settore e degli osservatori. Il suo patrimonio di dati è una bussola che aiuta imprese, istituzioni, associazioni di categoria e del terzo settore ad orientarsi in un mondo sempre più mutevole e complesso.

Rachel nasce al termine di un bando pubblico promosso dall’Università degli Studi di Trieste e SISSA, e vinto da SWG, per la creazione di una società pubblico privata con l’obiettivo di fare innovazione nell’ambito delle ricerche demoscopiche e di opinione. L’assetto della startup vede SWG socio di maggioranza con l’80% delle quote e Università degli Studi di Trieste e SISSA entrambe al 10%. Una startup ma già con le spalle larghe, frutto della lunga storia dell’Università degli Studi di Trieste, sorta nel 1924, della SISSA, costituita nel 1978, e di SWG, radicata da quasi 40 anni sul territorio. Nell’arco di un anno è prevista l’assunzione di 10 persone, laureate e dottorate nei due istituti partner.

Non è un caso che Rachel nasca a Trieste, con prospettive di integrazione territoriale tra mondo imprenditoriale e della ricerca. La città è un caso unico nel panorama italiano e mondiale per la concentrazione di istituti di ricerca, la maggior parte con vocazione internazionale. Il cosiddetto “Sistema Trieste” è cresciuto nel tempo fino a occupare un altissimo numero di ricercatori, la cui presenza percentuale rispetto al numero di abitanti è la più alta d’Europa. Si è così affermato come “sistema della conoscenza” con istituzioni accademiche e scientifiche in grado di contribuire concretamente allo sviluppo economico e sociale. In quest’ottica, il progetto Rachel si configura come un modello virtuoso di connessione tra soggetti pubblici e un’impresa privata che svolge attività di ricerca.

Rachel funziona mediante una piattaforma interattiva e in continuo aggiornamento in cui confluiscono i dati relativi a opinioni, scelte e comportamenti rilevati da SWG tramite la propria Community (costituita da oltre 60mila persone altamente profilate). Dati estratti dall’archivio storico delle ricerche SWG (a partire dall’osservatorio continuativo sull’opinione pubblica italiana prodotto dal 1997), dal database di terze parti e dei propri clienti. Grazie a uno speciale insieme di algoritmi e metodi di data science appositamente sviluppati, i numeri raccolti saranno integrati tra loro, interpretati e visualizzati in maniera nuova, restituendo informazioni utili a leggere in profondità la realtà e le sue evoluzioni.

L’investimento di Friulia in SWG è volto a sostenere la società nell’ambito di una serie di iniziative di crescita e sviluppo, tra cui il progetto Rachel. Friulia era già intervenuta nel capitale di SWG nel 2012, quando aveva sostenuto un’operazione nell’ambito del programma di rilancio aziendale. Nel 2016, a seguito del raggiungimento degli obiettivi prefissati, la Finanziaria regionale era poi uscita dalla società.

Fin dalla sua fondazione, SWG “ha creduto nell’innovazione – fa sapere la società – come driver necessario per migliorare gli strumenti con cui progetta e realizza ricerche demoscopiche e di opinione, indagini istituzionali, studi di settore e osservatori. In questo contesto, il progetto Rachel ha l’obiettivo essenziale di integrare nel mondo della ricerca le più avanzate frontiere dell’innovazione digitale, grazie alla sinergia tra i ricercatori storici di SWG e i professionisti dei big data e della data science che si sono formati presso l’Università degli Studi di Trieste e la SISSA”.

In sostanza, se i dati intorno a noi sono sempre di più e il rischio più grande è che restino solo numeri, occorre trasformarli in informazioni unendo l’elaborazione automatizzata con la creatività umana. È questo l’intento di Rachel: da una parte sistemi di machine learning sempre più precisi e veloci, dall’altra le capacità interpretative dei ricercatori. In questo senso Rachel si propone come uno strumento a supporto dei policy maker che intendono incrementare la competitività e l’attrattività delle proprie Regioni, Province e Comuni. Avere a disposizione grandi quantità di dati elaborati e poter usare nuove metodologie di visualizzazione, consente di progettare efficaci strategie di sviluppo economico e sociale di un territorio.