Con la tecnologia la produzione a Feltre è competitiva rispetto a quella cinese

Dalla Cina a Feltre, provincia di Belluno. Vitec Imaging Solutions ha annunciato una nuova fase di investimenti industriali per supportare il trasferimento di mezzo milione di volumi della propria produzione di accessori per smartphone dal Far East agli stabilimenti italiani del gruppo, a Feltre.

Si tratta della divisione italiana di Vitec Group PLC quotato alla Borsa di Londra, nata con l’acquisizione della storica Manfrotto del Vicentino, oggi leader mondiale nella produzione e distribuzione di prodotti per la creazione e la condivisione di contenuti visivi. Finora il marchio storico, Manfrotto, prevalentemente in alluminio e carbonio, era prodotto in Italia, mentre gli accessori per migliorare le fotografie scattate con i telefonini, in polimeri plastici ad alte prestazioni, erano prodotti in Cina.

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A rientrare – con l’avvio della produzione per la prossima estate – è gran parte della produzione del marchio Joby, specializzato in accessori per smartphone.

E’ la tecnologia la chiave che rende sostenibile il rientro delle produzioni in Italia, spiega Marco Pezzana, ceo di Vitec Imaging Solutions: «Abbiamo iniziato cinque anni fa un percorso di miglioramento di efficienza e produttività in ottica Lean-Industry 4.0 e ora riportiamo gran parte della produzione Joby in Italia. Questo ci permetterà di essere anche più sostenibili, poiché saremo in prossimità dei maggiori mercati. Si tratta di un investimento sulle persone e sulle tecnologie, entrambi essenziali, grazie al quale continueremo ad essere competitivi a livello globale. L’investimento industriale di 4 milioni di euro permetterà agli stabilimenti di Feltre di espandere le proprie attività da quelle tradizionali, di lavorazione meccanica e verniciatura, ai processi di stampaggio di materie plastiche bicomponenti e di assemblaggio di sofisticati sistemi elettronici. Le attività di reshoring che molte aziende hanno intrapreso negli ultimi anni, accelerate adesso dalla pandemia – ha concluso Marco Pezzana – costituiscono un’importante opportunità anche per quest’area del Veneto».

Sul rientro di produzioni in Italia lavora affiancando le imprese Confindustria Belluno Dolomiti: «L’annuncio di Vitec – sottolinea la presidente Lorraine Berton – dimostra che le catene del valore, dopo la pandemia, anzi proprio a causa di essa, si stanno accorciando, accelerando fenomeni di reshoring, peraltro già in atto da tempo. Questo significa che dobbiamo farci trovare pronti, aggiornando le nostre competenze in campo digitale, meccatronico, 4.0. In questo modo – come Sistema Belluno – potremo essere ancora più competitivi».

Per l’azienda l’obiettivo è duplice: da un lato rendere l’area in cui si producono anche Manfrotto e Gitzo (oltre ad altri brand per specialisti) il centro di riferimento del gruppo, dall’altro avviare due nuove linee di produzione nel segmento smartphonography/audio e meccatronica di precisione. I nuovi macchinari arriveranno nelle prossime settimane, poi si svolgeranno le operazioni necessarie ad avviare le nuove linee in tre (su sette) degli stabilimenti bellunesi. L’obiettivo è mantenere l’occupazione in questa fase di emergenza sanitaria, per poi prevedere nuove assunzioni dal 2022.