Tre buone notizie di imprese che assumono, investono, premiano il lavoro

Per iniziare un anno carico di aspettative e di non pochi timori, tre buone notizie che danno il segno della volontà di ripresa, non solo economica.

Iniziamo dall’Alto Adige.

L’azienda che integra stipendi e tredicesime

Thun Spa, fondata a Bolzano nel 1950 come laboratorio di ceramica, oggi realtà internazionale leader di mercato dei prodotti ceramici e del regalo di qualità, ha deciso,  “coerente con i valori su cui si fonda la filosofia aziendale, di confermare la scelta attuata a inizio pandemia e di proseguire l’integrazione salariale al 100% di retribuzioni e tredicesime”, spiegano in sede.

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“Da sempre abbiamo dato priorità alla salute e alla stabilità economica di tutti i nostri dipendenti. Anche a dicembre, come nei mesi precedenti di cassa integrazione, la famiglia Thun e il Consiglio di amministrazione hanno deciso di integrare al 100% le retribuzioni e le tredicesime, affinché l’utilizzo degli ammortizzatori sociali non abbia un impatto negativo sul reddito mensile di tutti gli oltre 860 dipendenti” , ha dichiarato Lucia Adamo, Group Chief People Officer della nota azienda altoatesina.

La determinazione della famiglia Thun nell’investire nel brand e nelle Persone che compongono l’azienda arriva, ancora una volta, in un momento difficile che sta mettendo a dura prova l’Italia e molti retailer: “Una decisione significativa e in linea con i principi aziendali, nonostante la contrazione delle stime di vendita 2020 a seguito del protrarsi delle chiusure dei negozi in dicembre. Valori forti quelli di Thun, che hanno scandito 70 anni di successi e ne hanno reso importante il  marchio”.

“Crediamo fortemente nel valore delle persone e siamo convinti che tutti i nostri collaboratori meritino fiducia, rispetto e sicurezza. Per questo dobbiamo permettere a tutti di passare un Natale sereno, convinti che nell’anno che ci attende si aprirà un nuovo periodo ricco di successi e soddisfazioni.” – conclude Lucia Adamo.

Nuovi investimenti e assunzioni

In un anno di grandissima complessità come il 2020 il Gruppo Optoi (realtà industriale con quartier generale a Trento, fortemente orientata all’industria 4.0 e specializzata nello sviluppo e produzione di sensori microelettronici e ottici smart, sistemi di visione e di misurazione innovativi ecc.) è riuscito a implementare i primi, importanti obiettivi del piano industriale strategico 2020-2023, inclusi semplificazione a livello societario –  razionalizzazione dell’assetto finanziario e bancario, rafforzamento patrimoniale (anche grazie al recentissimo aumento del capitale sociale) – e ha perfezionato una serie di partnership di rilievo con player privati in ambito biomedicale e aerospaziale.

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«Il 2020 è stato per tutti un anno di grandissima complessità, che ha spinto cittadini, aziende e territori a dare il meglio stringendo i denti – commenta Alfredo Maglione, presidente del Gruppo Optoi, nella foto –. Grazie all’impegno di un team di colleghe e colleghi molto determinati e capaci, siamo però riusciti a concretizzare buona parte degli obiettivi che ci eravamo posti per il 2020 nel piano industriale strategico elaborato a inizio anno, quando il Covid-19 non aveva ancora colpito l’Europa. E questo nonostante una primavera-shock, che ha temporaneamente paralizzato alcuni dei nostri mercati di sbocco».

Per il 2021, continua Maglione, «riteniamo fondamentale confermare il piano di investimenti tecnologici e strutturali stabilito. È dallo scorso luglio che siamo concentrati sul nostro percorso di crescita, puntando su resilienza e innovazione concreta, con l’ambizione di offrire il nostro piccolo contributo a un’energica ripartenza comune, e in particolare a quella del nostro territorio, il Trentino, uno degli ecosistemi dell’innovazione manifatturiera più dinamici d’Italia».

Il gruppo nel 2020 ha incrementato gli organici con cinque nuove assunzioni, e proseguirà con le assunzioni anche nel prossimo esercizio. Per il 2021 sono stati pianificati investimenti per circa un milione di euro: principalmente l’acquisizione di nuove tecnologie e l’espansione della sede industriale e operativa di via Vienna, che “salirà” di un piano in altezza per accogliere il team (in crescita) in condizioni di spazio e vivibilità ottimali.

E per rendere ancora più visibile lo slancio organizzativo e la fiducia in una rapida ripartenza post-Covid, il Gruppo ha deciso un restyling della propria linea grafica e del proprio logo, inaugurando nel contempo, un nuovo sito web (www.optoi.com) focalizzato su tecnologie e applicazioni al centro delle importanti prospettive del prossimo triennio.

Benessere al lavoro ai tempi del Covid

Per superare la difficile situazione sanitaria e l’instabilità del mercato, le aziende si stanno adattando per affrontare al meglio le sfide quotidiane, senza dimenticare i bisogni dei propri dipendenti, clienti e fornitori.

San Marco Group, leader nella produzione e commercializzazione di pitture e vernici per l’edilizia professionale, in accordo con la R.S.U. aziendale, ha assegnato a ogni dipendente un premio di 400 ruro, sotto forma di servizi welfare, per l’impegno e la resilienza nell’affrontare il delicato momento.

Sin dalle prime settimane dell’emergenza, il Gruppo ha messo in campo tutte le misure possibili per garantire la massima sicurezza, ampliando la vasta gamma di attività offerte dal welfare aziendale. Dal rimborso dei costi per babysitter e badanti a quello delle bollette luce e gas, dall’assistenza psicologica dello Sportello Benessere alla Banca ore solidale con cui i dipendenti possono donare le proprie ferie ai colleghi e molto altro ancora. Per preservare la salute di tutti e garantire un lavoro in serenità, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, il 45% dei dipendenti del Gruppo ha potuto lavorare da casa in smart working; inoltre, sono stati divisi i team di ogni reparto in due macro-gruppi che, grazie ad una programmazione settimanale, si sono alternati nella sede di Marcon dove hanno potuto fruire degli ambienti aziendali in piena sicurezza.

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“L’attenzione alle persone fa parte del Dna del Gruppo – commenta Mariluce Geremia, Responsabile Risorse Umane, nella foto – negli ultimi mesi, molto instabili e delicati, abbiamo voluto rimanere vicini ai dipendenti e collaboratori, ampliando l’offerta di servizi e iniziative welfare e abbiamo dato il via a un totale ripensamento degli spazi affinché il luogo di lavoro possa diventare un modello ispirazionale, un luogo di condivisione e di motivazione».

Visto che lo smart working deve rimanere un’opportunità e non trasformarsi in un obbligo, il management si è subito adoperato per avviare un ripensamento radicale degli ambienti lavorativi con l’obiettivo di ridisegnare nuovi spazi, capaci di generare autonomia e responsabilità. Proprio in questi giorni è iniziata nella sede di Marcon la riorganizzazione degli uffici con la diminuzione delle postazioni fisse dei dipendenti a favore di quelle prenotabili in maniera digitale, così da poter gestire i flussi quotidiani in totale sicurezza, prediligendo materiali igienizzabili con stazioni di lavoro mobili e autonome, che possono facilmente essere spostate e adattate.

Per poter decongestionare gli spazi è stata realizzata anche una nuova mensa.

In un anno in cui il settore dell’edilizia ha registrato una forte flessione con una diminuzione degli investimenti pari all’8-12%, San Marco Group prevede di chiudere in crescita, con un aumento stimato del +3%. Inoltre, nel 2020 l’organico del Gruppo è stato ampliato con 20 nuove assunzioni, a conferma della volontà dell’azienda di investire in nuovi talenti per proseguire nel proprio percorso di sviluppo.