Un post di marmellate, investimenti, sostenibilità e un restauro

Rigoni di Asiago – nata con il miele, produce marmellate e Nocciolata – ha concluso con Intesa Sanpaolo un’operazione di finanziamento rivolta alla crescita sostenibile dell’azienda dell’Altopiano, “da sempre impegnata nella riduzione dell’impatto della produzione sull’ambiente, nella tutela del territorio, nella coltivazione biologica e nel benessere delle persone”.

Il finanziamento di Intesa Sanpaolo, pari a 2.850.000 euro, prevede due obiettivi di miglioramento ESG (Environmental, Social, Governance). Il primo è riferito alla quota di clienti e fornitori coinvolti sui temi della sostenibilità, che si traduce nell’utilizzo di programmi di promozione della cultura della sostenibilità finalizzati a coinvolgere clienti e fornitori nell’adottare pratiche virtuose in questo ambito. Il secondo riguarda il numero di ore di formazione da dedicare ai propri dipendenti sui temi di sostenibilità sociale e ambientale, ossia l’introduzione di programmi interni per tutti i lavoratori finalizzati a promuovere buone pratiche sia negli ambienti lavorativi sia a casa.

Per Intesa Sanpaolo – fa sapere l’istituto – “è fondamentale promuovere lo sviluppo di una economia sostenibile, favorendo lo sviluppo di tale cultura in particolare nelle Pmi, riconoscendo la rilevanza degli investimenti che vengono inquadrati nei tre criteri guida, denominati ESG. In questa ottica è stato lanciato un nuovo strumento di finanziamento a medio-lungo termine denominato s-Loan specificatamente disegnato per accompagnare gli sforzi delle imprese nella direzione di una maggiore sostenibilità sotto il profilo ambientale, sociale e di governance di impresa, valorizzando gli investimenti dedicati grazie anche alla individuazione di indicatori di performance ESG condivisi. S-Loan sostiene le esigenze di medio-lungo termine delle Pmi, con condizioni dedicate agevolate, grazie alle riduzioni di tasso che saranno riconosciute al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento in ambito ESG. Per ogni anno in cui l’impegno sarà rispettato sarà riconosciuto uno sconto sul finanziamento al fine di premiare i risultati conseguiti. S-Loan è un finanziamento che premia i comportamenti virtuosi in ambito sostenibilità”.

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“Siamo fermamente convinti – afferma Andrea Rigoni (in foto), presidente e ad di Rigoni di Asiago – che noi, come società globale dobbiamo fare scelte responsabili, sviluppare stili di vita sostenibili e utilizzare la migliore tecnologia per creare un equilibrio tra la disponibilità e il consumo di risorse. Noi abbiamo scelto la strada del biologico proprio per intraprendere un cammino di sviluppo sostenibile con l’obiettivo di ridurre l’impatto della produzione sull’ambiente, limitando il consumo di combustibile fossile ed evitando l’uso intensivo dei terreni e dell’acqua. Per il benessere nostro e delle future generazioni”.

E Renzo Simonato (foto in basso), direttore regionale Intesa Sanpaolo, sottolinea che “la capacità delle imprese di comprendere e governare il proprio impatto in termini ambientali, di governance e sociali, è centrale per proiettarle in un mercato sempre più competitivo anche sul tema della sostenibilità  Rigoni è un’eccellenza del nostro territorio, che contribuisce alla valorizzazione dei prodotti locali, allo sviluppo dell’Altopiano e delle sue tradizioni anche nei mercati internazionali. Affiancare le imprese che investono nella crescita sostenibile è per noi una soddisfazione ma anche una responsabilità, che ci permette di essere parte attiva nella creazione di valore collettivo”.

Udine 16 settembre 2013 Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, dirigenti. © Foto Petrussi Foto Press / Ferraro Simone

L’importanza di coltivare

Lo scorso novembre, alla seconda edizione del “Forum agroecologia circolare” –  maratona di dibattiti ed interventi per creare  sinergie tra eccellenze in ambito agroalimentare, organizzatao da Legambiente per un piano di rilancio del made in Italy di qualità – lo stesso Rigoni ha spiegato che  “Coltivare è un atto ambientale, dato che è molto rilevante per la sostenibilità dei territori, della loro popolazione, della loro biodiversità”. 

Nel talk, trasmesso in diretta streaming, si è detto che un obiettivo che non può più aspettare di essere raggiunto è quello di cambiare in meglio l’attuale modello agricolo guardando alla sostenibilità ambientale delle filiere, all’utilizzo delle rinnovabili (dal solare termico al fotovoltaico fino alla produzione di biogas metano), alla lotta agli sprechi idrici ed energetici.

Una cultura ambientale che Rigoni di Asiago mette in campo nella sua produzione di prodotti di eccellenza quali Fiordifrutta, Mielbio, Nocciolata e Tantifrutti. Nel 1992 la scelta del bio che ha segnato per l’azienda, diventando, insieme all’attaccamento al territorio d’origine, una mission che l’ha portata a diventare leader. Scegliere l’agricoltura biologica ha significato entrare in un cammino globale di sviluppo, riducendo l’impatto produttivo sul territorio, diminuendo altresì il consumo di combustibili fossili e l’emissione di gas effetto serra oltre allo sfruttamento del suolo e dell’acqua.

Lo stabilimento di Foza, situato nell’Altopiano d’Asiago dove ha sede l’azienda, dispone di un sistema di cogenerazione che produce acqua calda ed energia elettrica partendo dal metano, consentendo un notevole risparmio energetico. Inoltre, sia sullo stabilimento di Foza, sia negli uffici di Asiago, sia sulla sede logistica veronese, sono stati installati pannelli fotovoltaici.

“Secondo me – ha detto al forum Andrea Rigoni –  è importante non occuparsi solamente del pezzo di terreno in cui si coltiva ma di tutto il territorio che lo comprende partendo dal basso. Io sono stato promotore di un sistema che, secondo me, funziona molto bene, che è quello del “biodistretto”. Un’area in cui tutta la popolazione decide di dare valore all’agricoltura biologica, che è una vera e propria filiera, partendo dalla coltivazione agricola, per poi giungere ai vari sistemi di consumo sostenibile”.

E ancora:

“Bisogna far capire al consumatore che è lui il vero protagonista e che le scelte quotidiane che fa sono l’unica cosa che può far davvero la rivoluzione, non la possiamo fare solo noi, chiusi nei nostri uffici decisionali”.

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La community della marmellata

Rigoni ha da poco lanciato la community “Gli amici di Rigoni di Asiago”: l’iscrizione permette di interagire con l’azienda, proporre ricette, essere sempre informati sugli eventi che si svolgono sul territorio nazionale e su eventuali offerte. C’è anche l’ecommerce, che «anche a causa del lungo lockdown che ha cambiato le nostre abitudini di acquisto, ha conquistato un numero vastissimo di persone, anche le meno tecnologiche», segnala l’azienda, che descrive con cura tutte le modalità per gli acquisti, l’elenco dei prodotti con la spiegazione degli ingredienti e del loro tipo di lavorazione e il prezzo di vendita con i relativi metodi di pagamento.

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 Un restauro fiorentino

Giovedì 18 febbraio, in diretta streaming, si terrà l’inaugurazione della fine dei lavori del restauro de  “Le Lunette del Chiostro Grande di Santa Maria Novella”.

L’intervento è parte del progetto Florence I Care, promosso nel 2011 dal Comune di Firenze con lo scopo di valorizzare il proprio patrimonio storico-artistico grazie a partner privati. 

L’intervento di restauro dei dipinti delle lunette lato est ed angolo lato sud del Chiostro Grande di Santa Maria Novella – sottolinea l’azienda – è particolarmente significativo non solo per il valore storico ed artistico dell’opera all’interno di uno dei più bei gioielli di Firenze, ma anche perché avviene in un momento così delicato per tutto il Paese.

L’azienda veneta rinnova così il suo impegno al recupero di monumenti dal valore storico e culturale iniziato nel 2015 con l’intervento di recupero dell’Atrio dei Gesuiti (l’entrata storica del prestigioso Palazzo di Brera a Milano), nel 2016/2017, il restauro dell’originale della statua di San Teodoro (il primo Patrono di Venezia) in Palazzo Ducale, nel 2018 il restauro della fontana “Venezia sposa il mare” nel cortile di Palazzo Venezia a Roma, e nel 2019 il restauro della Chiesa rupestre di San Giovanni in Monterrone a Matera, fino a questa tappa di valorizzazione dei beni culturali che la vede approdare a Firenze.