Fedrigoni, premio di risultato unico per 2.200 addetti (e non penalizza i giovani)

Un nuovo accordo in Fedrigoni, azienda italiana tra i principali operatori al mondo nella produzione e vendita di carte speciali ad alto valore aggiunto per packaging, grafica, editoria e sicurezza, e di materiali autoadesivi per l’etichettatura.

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Al termine di una proficua contrattazione con le rappresentanze sindacali, portata avanti nonostante la pandemia, si è raggiunto l’obiettivo di unificare a livello di Gruppo il Premio di Risultato, che da quest’anno andrà nella stessa misura a 2.200 dipendenti tra operai, impiegati e quadri impegnati nei segmenti carta ed etichette. Le nuove condizioni omogenee andranno a sostituire e migliorare i sei diversi accordi di secondo livello finora in vigore nei 12 stabilimenti italiani interessati dai contratti collettivi nazionali di lavoro carta, cartotecnica e grafici.

Un risultato fortemente voluto dal management, e ottenuto grazie all’ottimo rapporto instaurato con i sindacati, che garantisce una maggior equità a tutti i dipendenti italiani di Fedrigoni, all’interno di un quadro normativo uniforme e chiaro. Un accordo che porta benefici alle 2.200 persone coinvolte (sono esclusi gli stabilimenti Ritrama a Caponago e Basiano) perché il già cospicuo premio base, circa 2.100 euro all’anno, potrà aumentare anche di oltre il 50% fino a 3.700 euro, in base al raggiungimento di obiettivi finanziari e industriali legati a indicatori non solo di quantità e qualità della produzione, ma anche di sicurezza sul lavoro. Inoltre, tale premio dà piena cittadinanza ai giovani, che in precedenza non avevano la possibilità di accedervi fino al raggiungimento di un certo periodo di anzianità aziendale.

Il Premio Unico di Risultato, già a partire da tutto il 2021, verrà calcolato sui risultati finanziari (Ebitda) del Gruppo e su indicatori industriali come la produzione, la qualità e – novità importante – la sicurezza delle persone e vi si aggiungerà un sistema di bonus legato alle presenze. Lo riceveranno nella stessa misura tutti i dipendenti, tranne chi ha meno di 6 mesi di anzianità, e se verrà convertito e caricato sulla nuova piattaforma di welfare aziendale – che offre un paniere di beni e servizi a prezzi agevolati, dagli abbonamenti per i trasporti ai corsi di lingua per i figli, alle ore di baby-sitting, ai soggiorni per le vacanze – potrà essere sfruttato per l’intera cifra lorda, senza trattenute e anzi con un 15% addizionale versato dall’azienda.

A ciò si aggiungerà, nel 2022, un ulteriore aumento delle coperture e delle prestazioni fornite dall’assicurazione sanitaria stipulata dall’azienda, già attiva per tutti i dipendenti e le loro famiglie. Queste misure – comunica l’azienda – rientrano nelle politiche di attenzione al mantenimento del reddito delle proprie persone che Fedrigoni ha attivato anche durante la pandemia, attraverso bonus straordinari e integrazioni o versamenti anticipati dell’assegno di cassa integrazione.

Crescita all’estero

A dicembre Fedrigoni Spa ha concluso l’acquisizione di Industrial Papeleria Venus, impresa messicana con sede a Città del Messico che sviluppa, produce  e distribuisce materiali autoadesivi, con posizione di leadership sul mercato locale. Industrial Papeleria Venus ha un fatturato di circa 18 milioni di dollari e un centinaio di dipendenti.

Con questa acquisizione, la terza in due anni, Fedrigoni ha rafforzato ulteriormente la sua posizione di terzo player al mondo nel settore Pressure Sensitive Labels, in cui opera attraverso i brand Arconvert, Manter e Ritrama. Gruppo Fedrigoni infatti è uno dei leader globali nelle etichette per il vino e gioca un ruolo di primo piano in quelle per il food, l’household e la logistica, così come nell’alta tecnologia applicata ai film adesivi per usi pharma, beverages e personal care. Il gruppo è in grado di fornire ogni soluzione per le etichette autoadesive, sia ad alto contenuto tecnologico che estetico, e i materiali autoadesivi per segnaletica interna ed esterna, con una gamma diversificata ed ampia di prodotti.

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E un bosco in Italia

Un bosco di 1.530 piante autoctone al confine tra Caponago e Pessano con Bornago, per riqualificare un’area ora stretta tra industrie e superstrade e trasformarla in un polmone verde a disposizione della comunità, che potrà anche “adottarlo” e seguirne la crescita negli anni. È il progetto portato avanti da Fedrigoni che ha preso vita lo scorso novembre con la piantumazione dei primi piccoli alberi, nel rispetto delle regole contro la pandemia.

Un ettaro e mezzo, 15.000 metri quadri scelti tra le aree da recuperare (individuate da Regione Lombardia ed ERSAF con la mappatura del progetto “LIFE Gestire 2020”) che entro fine anno verranno puliti e popolati con oltre 1.500 alberi tipici della pianura padana: querce, frassini, aceri campestri, lecci, tassi, olmi, insieme ad arbusti come il corniolo per la necessaria biodiversità. La zona è compresa tra l’autostrada e lo stabilimento di Ritrama (produttore di materiali autoadesivi per l’etichettatura acquisito da Fedrigoni a gennaio), ma rientra anche parzialmente nel Parco Agricolo Nord Est (PANE), un’area verde fruibile dai cittadini e attrezzata con una ciclovia.

Di proprietà dei Comuni di Caponago e Pessano con Bornago, finanziato da Fedrigoni (che se ne occuperà per i prossimi 5 anni), realizzato e curato da Etifor, spin-off dell’Università di Padova (che si occupa anche del bosco firma Luxottica) specializzato in consulenza e progettazione ambientale, il Bosco Fedrigoni è stato inaugurato con una cerimonia simbolica commisurata alle norme anti-Covid. Si tratta di una nuova foresta permanente che in 20 anni assorbirà minimo 100 tonnellate di CO2, equivalenti alle emissioni annuali di 50 automobili, fungendo da filtro naturale contro la vicina autostrada e fornendo aria pulita da agenti inquinanti ai cittadini e ai ciclisti che frequentano la ciclovia. Ma sarà anche uno spazio verde a disposizione della comunità, che potrà goderne e, se vorrà, occuparsene virtualmente: sul sito www.wownature.eu di Etifor o sulla pagina di Fedrigoni dedicata al progetto (www.fedrigoni.com) si avrà infatti l’opportunità di scegliere, gratuitamente, quale albero “adottare” e piantare. Il progetto ha un approccio scientifico e si attiene alle regole della buona gestione forestale, nel rispetto degli standard ambientali, sociali ed economici certificati dal Forest Stewardship Council®️.

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