Gli effetti della Dad sul settore tessile – Trento cerca babysitter per le famiglie

Due notizie che danno il segno della difficoltà delle famiglie con figli in didattica a distanza, e della ricerca di soluzioni.

Scuole chiuse

e lavoro al femminile

Il presidente della categoria Abbigliamento di Confartigianato Imprese Vicenza, e presidente del gruppo Pelletteria di Confartigianato Imprese Veneto, Luca Bortolotto (nella foto al lavoro), spiega che l’entrata in zona “rossa” del Veneto per la categoria crea non pochi problemi.

tessil“Dopo un anno, e un cambio di Governo di nuovo siamo stati informati all’ultimo istante che la nostra Regione avrebbe cambiato colore. Un atteggiamento da parte delle nostre Istituzioni non più accettabile. Vorrei stigmatizzare, a nome della categoria, un approccio metodologico che produce per il comparto moda effetti ancor più devastanti in considerazione del fatto che nelle nostre imprese è presente una forte componente femminile. Annunciare il venerdì sera che da lunedì le scuole saranno chiuse e parte la Dad – Didattica a distanza – vuol dire creare problemi organizzativi a livello familiare, e di conseguenza aziendale, difficili da risolvere – continua Bortolotto -. Come ci si può attrezzare nei due giorni del fine settimana per gestire i figli in maniera adeguata? Non resta che un’unica soluzione praticabile, almeno nell’immediato: restare a casa. E per le aziende che hanno commesse da consegnare, magari con tempi ristretti, magari dopo mesi di difficoltà, la mancanza di una parte cospicua di personale in produzione diventa fattore discriminante, vuol dire ritardi e penali. Visto che il personale scolastico è, correttamente, in fase di vaccinazione, mi sarei atteso una decisione diversa, almeno per gli asili nido, le scuole materne, elementari e medie, cosa che avrebbe consentito una gestione più agevole dei figli in fascia di età più giovane”.

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Il settore della moda è uno di quelli che più ha sofferto le conseguenze della pandemia: di fatto è saltato un anno di collezioni e il rischio concreto è che anche nel 2021 la situazione si ripeta. I negozi di abbigliamento e accessori sono rimasti chiusi per lunghi periodi in Italia e all’estero, elemento che, insieme ad altri fattori, ha determinato una considerevole contrazione della domanda.

“Se a questa crisi di mercato aggiungiamo la difficoltà di non poter lavorare a pieno regime quando gli ordini ci sono rischiamo di portare un settore di fondamentale importanza per la filiera del Made in Italy allo stremo – continua il presidente che coglie anche l’occasione per suggerire una maggiore efficacia degli interventi di “compensazione”, magari attraverso la bilateralità.
“A questo punto il danno è fatto – conclude Bortolotto- e come sempre cercheremo di organizzarci contando sulla grande disponibilità delle nostre maestranze che fortunatamente dimostrano un livello di attaccamento all’azienda per cui lavorano encomiabile. Una volta superata l’emergenza, tuttavia, sarà necessario valutare se gli strumenti disponibili, ad esempio in termini di sostegno alla genitorialità, sono adeguati o richiedono un intervento di ottimizzazione”.

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La mossa di Trento

In conseguenza della chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado (fatte salve le eccezioni previste ai sensi dell’ordinanza Provinciale n. 67 del 13 marzo 2021) dovuta al perdurare della diffusione del virus SARS Covid-19, la Provincia Autonoma di Trento intende supportare la conciliazione vita-lavoro delle famiglie, promuovendo – attraverso l’Agenzia del Lavoro – un servizio di incontro domanda/offerta dedicato.

La Provincia Autonoma di Trento, nell’intento di dare immediata risposta alla rinnovata necessità delle famiglie di conciliare le esigenze di vita e di lavoro in ragione del riacutizzarsi dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus, promuove, anche quest’anno, il servizio di incontro domanda/offerta dedicato al babysitting domiciliare. Iniziativa già sperimentata nel corso del 2020, grazie ad un accordo volontario siglato tra Agenzia per la famiglia, natalità e politiche giovanili e Agenzia del Lavoro.

Per candidarsi e per richiedere baby sitter: sul sito di Agenzia del Lavoro sono reperibili i moduli, compilabili on-line, attraverso i quali le famiglie interessate possono fare richiesta dei nominativi di baby-sitter disponibili, allo stesso modo i/le aspiranti baby-sitter possono candidarsi al lavoro qui.

Per maggiori informazioni è possibile inviare una e-mail: domanda.offerta.adl@provincia.tn.it e/o contattare il Centro per l’impiego di riferimento.
Si ricorda, inoltre, che nell’ambito delle misure nazionali definite dal DECRETO-LEGGE 13 marzo 2021, n. 30: “Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena”, all’art. 2 è previsto il così detto “bonus baby-sitter”. A breve si attende la circolare Inps che disciplina le modalità di erogazione del voucher e la definizione dei requisiti di attuazione.