Varato “Ugo”, il nuovo Dragon Boat dell’associazione donne operate al seno

Un “dragone” tutto nuovo da venti posti per dare la possibilità alle atlete di Dragon Boat dell’associazione “Ugo – Unite Gareggiamo Ovunque”, di allenarsi e gareggiare sempre più numerose. L’imbarcazione ribattezzata, appunto, “Ugo”, è stata acquistata grazie al contributo della Provincia di Padova e ha già fatto il suo primo giro sulle acque del Bacchiglione.

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La squadra padovana è nata nel giugno 2015 grazie a un progetto pilota della Breast Unit dello Iov – Istituto Oncologico Veneto in collaborazione con l’Uoc di Riabilitazione Ortopedica e quella di Psiconcologia, la Canottieri Padova e la sezione Dragon Boat dell’Arcs. I benefici sono stati così netti da spingere le partecipanti a continuare questa disciplina e, nel 2019, si sono costituite nella onlus. Attualmente le “Ugo” sono circa una cinquantina e si allenano due volte alla settimana alla Canottieri Padova sotto la guida di Michele Galantucci, atleta agonista e campione mondiale di dragon boat.

“Questa – ha spiegato la presidente Mazzucato – è la prima imbarcazione che acquistiamo come associazione e grazie al contributo della Provincia che ha coperto quasi per intero il costo. Ringrazio il presidente Bui che si è impegnato in prima persona con grande sensibilità e la nostra atleta Lucia Sambin che ora è in pensione, ma è stata dipendente della Provincia di Padova per molti anni e si è adoperata per realizzare un progetto per noi importantissimo. Il dragone rappresenta, infatti, un messaggio di forza, speranza e riscatto che vogliamo diffondere a tutte le donne e ora potremo allargarne la partecipazione. Il nuovo dragon boat Ugo porta il nome dell’associazione e in qualche modo finalmente riusciamo a fare una vera festa in allegria perché le altre imbarcazioni da 10 posti, Nedda e 321 Lara, sono state donate dai familiari di due nostre amiche scomparse”.

Il dragon boat varato grazie alla Provincia, è prodotto dalla tedesca Buk con spazio per venti atlete oltre ad altri due posti per il tamburino e il timoniere. Dal 2016, la squadra padovana ha iniziato a fare gare sia in Italia che all’estero macinando ottimi risultati e con l’obiettivo di far conoscere questa disciplina sportiva di origini orientali a tutte le donne operate al seno.

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Al varo erano presenti il presidente della Provincia di Padova Fabio Bui, l’assessore regionale Roberto Marcato, l’assessore allo Sport del Comune di Padova Diego Bonavina, la presidente dell’associazione Ugo Valeria Mazzucato insieme alle atlete in rosa del Dragon Boat padovano e il presidente della Canottieri Padova Andrea Massaggia.

“Queste donne – ha spiegato il presidente Bui – hanno una forza di volontà e una voglia di vivere e di lottare che contagia davvero tutti, basta guardare con quanta energia pagaiano. Non sono solo orgoglioso, sono proprio onorato che la Provincia abbia potuto contribuire all’acquisto di questo primo dragon boat da venti posti che ora aiuterà l’associazione ad ampliare i suoi progetti e le sue attività.  È un messaggio forte che spero arrivi a tanti, in primo luogo alle donne che stanno vivendo il calvario della malattia, ma in generale a ogni persona. Mai come ora, infatti, dobbiamo capire che siamo tutti nella stessa barca e che i problemi si risolvono se restiamo uniti e solidali uno con l’altro. La metafora del dragone ci può davvero incoraggiare ad affrontare le cose con coraggio e determinazione”.