La startup trentina – diventata grande – tende la mano ai lavoratori Whirpool

Dal Trentino a Napoli, da una azienda in crescita a una che chiude. E’ una mano tesa quella che si manifesta attraverso un post su Facebook;
“Data la vertenza e la triste situazione che sta interessando molti lavoratori della Whirpool di Napoli, NPLUS Srl si rende disponibile a valutare i curricula delle persone che fossero interessate a trasferirsi a Rovereto (TN).
Le figure che valuteremo con maggiore interesse saranno:
– Acquisti
– Qualità
– Tecnici Elettrici
– Tecnici Elettronici
Credo che la priorità delle imprese famigliari Italiane sia quella di salvaguardare il capitale più importante della propria nazione: il capitale umano! Chi fosse interessato può mandare il suo CV a: info@nplus.it
Anche se cosciente che non sarà tanto nel nostro piccolo credo, e spero, possa essere qualcosa”.
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L’autore è Giordano Riello (nella foto con il ceo Davide Ambrosio): un cognome da storia dell’impresa veneta, e al tempo stesso un imprenditore di prima generazione perché in Trentino ha fatto nascere la propria azienda, partita come una startup: oggi NPLUS cresce e ha da poco annunciato l’ampliamento dei propri spazi: 650 mq in più per il comparto produttivo e oltre 120 mq per gli uffici. Una Pmi innovativa che si occupa di produzione elettronica e si SHM (Structural Health Monitoring): in sostanza, attraverso brevetti hardware e software, si può verificare la salute dei ponti e viadotti per capire il loro stato di ammaloramento ed evitare così possibili crolli: le applicazioni vanno dal Molise alla Valle d’Aosta. L’azienda nel 2019 fatturava 1.7 milioni di euro, nel 2020 sono saliti a 2.6 e la proiezione di chiusura del 2021 è a 4.35 milioni. Così l’impresa, nata a metà 2016 e che conta oggi quasi una trentina di addetti – di cui 3 PhD – nonostante le incertezze legate alla pandemia nel 2020 ha registrato una crescita del fatturato del 44% rispetto al 2019.
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Pmi innovativa

Nata con la collaborazione di un team di giovani ingegneri, oggi NPLUS – sede e stabilimento a Rovereto (TN), nel Business Innovation Center per la meccatronica e le tecnologie, un luogo industrialmente fertile nel quale gli investimenti in ricerca e sviluppo sono agevolati e supportati dalle autorità locali, così come le collaborazioni con le più importanti università e i centri di ricerca di eccellenza – è strutturata in tre business unit, che differenziano l’offerta tecnologica del gruppo su specifici settori di ricerca, sviluppo e applicazione: elettronica, structural health monitoring e marine lighting.
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E proprio nell’hub 4.0 di Trentino Sviluppo a Rovereto NPlus ha realizzato un innovativo dispositivo che cumula in sé tre diverse funzioni: sensore accelerometrico, trasmettitore ed elaboratore di dati. Lo strumento, derivato da un concept dell’Università di Trento e sviluppato in collaborazione con il laboratorio ProM Facility, monitora le oscillazioni delle infrastrutture fisse verticali, segnalando le anomalie e permettendo quindi di intervenire tempestivamente con le manutenzioni.
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Nuovi abitanti

In Trentino sono attive alcune iniziative che mirano a ripopolare piccoli paesi: l’ultima riguarda Canal San Bovo,  con un progetto che vuole immettere nella comunità nuovi abitanti per far sì che i paesi non si svuotino e di conseguenza vengano a mancare servizi essenziali. Una prima sperimentazione positiva aveva riguardato Luserna e metteva a disposizione quattro appartamenti di edilizia popolare con contratto di comodato gratuito per la durata di 4 anni a giovani nuclei familiari con o senza figli raccogliendo richieste anche dall’estero.