Il Comune di Verona è il primo comune capoluogo ad aderire alla Veneto Film Commission, entrando a far parte della Fondazione senza scopo di lucro avviata nel 2019 dalla Regione del Veneto che la sostiene in qualità di socio fondatore con l’obiettivo di valorizzare il proprio territorio come location ideale per produzioni cinematografiche.
Verona da sempre occupa un ruolo di prim’ordine come set cinematografico, e ultimamente ha ospitato produzioni internazionali di rilievo, dal film Netflix “Love in the villa” all’ultimo lavoro del Premio Oscar, Gabriele Salvatores, “Il ritorno di Casanova”, entrambe accolte e supportate nella logistica e nell’organizzazione dal Comune e dalla Veneto Film Commission.
Queste esperienze, fondate sulla condivisione delle finalità dell’Ente regionale, tra cui la promozione culturale e la valorizzazione del territorio, sia in termini di visibilità che di indotto economico, ha portato l’amministrazione guidata dal sindaco Federico Sboarina a formalizzare, con deliberazione della giunta comunale 656 del 14 dicembre 2021, l’entrata del capoluogo scaligero come socio sostenitore della Veneto Film Commission.
Tale adesione comporta per il Comune di Verona il versamento di 25mila euro come quota associativa annuale. L’ammontare è determinato dal consiglio di amministrazione della Veneto Film Commission, che ai comuni capoluogo chiede 0,10 euro per abitante (quota confermata anche per le adesioni che si manifestassero nel 2022).
L’entrata del Comune di Verona nella Veneto Film Commission contribuirà a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico locale, e a favorire la crescita della competitività del territorio, creando le condizioni per attirare ancora di più le produzioni cinematografiche, televisive e pubblicitarie italiane ed estere.
“La Regione promuove la conoscenza del Veneto come set cinematografico e sostiene il settore del cinema e dell’audiovisivo, valorizzando il patrimonio storico artistico e paesaggistico, le risorse professionali e lo sviluppo delle imprese che nel Veneto operano nel settore dell’audiovisivo, creando le condizioni per attrarre nel Veneto produzioni cinematografiche e audiovisive – dichiara Cristiano Corazzari, assessore alla Cultura della Regione Veneto – Tra i nostri investimenti vi è l’istituzione della Veneto Film Commission e l’individuazione di forme più strutturali a sostegno della produzione cinematografica creando azioni strategiche coordinate di promozione per il “sistema veneto del cinema”. Un “sistema” che oggi, con l’entrata del Comune di Verona in Fondazione, si consolida e si arricchisce di un territorio che dal punto di vista culturale e identitario, è unico. Sono certo che questo prezioso “lavoro di squadra” contribuirà a favorire la crescita della competitività di tutto il territorio regionale, creando le condizioni per attirare ancora di più le produzioni cinematografiche, televisive e pubblicitarie italiane ed estere”.
“Verona è un set cinematografico a cielo aperto, le sue bellezze e il suo patrimonio storico-artistico sempre più attraggono produzioni provenienti da ogni angolo del mondo, anche grazie alla visibilità che l’Arena, nostro palcoscenico internazionale, ha dato negli ultimi anni alla città con i grandi eventi e gli spettacoli in mondovisione – afferma il sindaco di Verona Federico Sboarina -. Questa collaborazione creerà un canale strutturato e preferenziale che metterà a frutto questo nostro potenziale. E darà vita a una sinergia nuova tra Verona e l’industria cinematografica. Attrarre nuove produzioni significa non solo amplificare l’immagine di Verona quale volano del turismo e di cultura, ma anche creare un indotto parallelo che alimenta l’economia cittadina nel resto dell’anno. Troupe, attori, maestranze che restano in città sono fonte di reddito per le nostre attività e imprese”.
“L’ingresso del Comune di Verona, come socio sostenitore, nella Veneto Film Commission è un bellissimo segnale di collaborazione e di capacità di fare rete – continua Jacopo Chessa, Direttore della Veneto Film Commission – Verona è una città richiestissima per i set che, con questo atto, si avvicina ancora di più alla Film Commission con la quale già collabora da mesi. Di questa scelta sono estremamente grato al sindaco Sboarina e all’assessore Briani, con la quale mi sono trovato in sintonia sin dal primo incontro che abbiamo avuto”.
Verona e lo spettacolo
Nel 2021 sono state 83 le produzioni autorizzate a girare in città, dalle trasmissioni televisive ai filmati industriali. Due i film: “Love in the villa” e “Il ritorno di Casanova”. Ben 11 gli spot pubblicitari, dal servizio fotografico per il film “West side story” di Steven Spielberg, alla promozione di nuove auto elettriche, giovanili e adatte ai centri storici, fino alle campagne delle compagnie telefoniche nazionali. E poi 10 videoclip di altrettanti cantautori, uno dei quali dedicato a Romeo e Giulietta.
Sette i cortometraggi, tra cui “Dove finiscono i mandarini” diretto dalla regista Valentina Zanella, e altrettanti i docufilm, dei quali uno dedicato ad una blogger diversamente abile e, quindi, al tema dell’accessibilità urbana e all’importanza di abbattere le barriere architettoniche. Un totale di 14 trasmissioni hanno girato a Verona, come “Viaggio nella grande bellezza” con Cesare Bocci, tra le strade scaligere per raccontare i grandi amori della storia. Così come quelle girate in Arena per il concerto de Il Volo, per la prima del Festival Lirico con il maestro Muti e per l’opera commentata da Pippo Baudo. Hanno fatto il giro del mondo anche le riprese dei grandi eventi, tra cui Mille Miglia e Giro d’Italia. Quasi una trentina i droni che sono stati autorizzati a sorvolare la città per riprendere Verona dall’alto, frame ormai virali come le foto dei monumenti illuminati di diversi colori per sostenere le associazioni nazionali e la ricerca medico-scientifica. Hanno lavorato nel Comune di Verona, artisti come Toni Servillo, Fabrizio Bentivoglio, Matteo Bocelli, Zucchero Fornaciari.