Tre fratelli entrano in azienda: cresce in Friuli la spirulina biologica

L’impianto, nuovissimo e moderno, è stato costruito nel 2021: produce spirulina biologica made in Friuli VG. La spirulina – spiega Federico Paulitti, uno dei giovani imprenditori impegnati nel progetto – è una microalga (da “adulta” ha lo spessore di un capello umano)  e, come dice il nome, ha una forma a spirale, di colore verde azzurro. I produttori in Italia si contano sulle dita di una mano: il consumo nazionale va oltre le 170 tonnellate, ma la produzione non va oltre le 30, tutto il resto è di provenienza extra Ue, da laghi naturali senza particolari controlli.

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Siamo a Pocenia, Udine, e artefice del primo impianto in regione per la produzione dell’alga spirulina biologica è l’azienda Spiripau, nuovo brand nato nel 2021 dalla storica azienda Paulitti Nicola fondata nel 1992 e affermatasi nella floricoltura. Qui la spirulina è prodotta in serre coperte, con un costante controllo della qualità dell’acqua e dell’ambiente, così da garantire un prodotto sicuro e privo di metalli pesanti. La coltivazione della spirulina Spiripau avviene in ambiente protetto, non causa inquinamento, erosione del terreno, contaminazione dell’acqua o distruzione forestale, non vengono utilizzati pesticidi tossici o diserbanti.

L’alga è considerata un cibo del futuro – veniva definita già dagli Atzechi “cibo degli dei” per il suo alto valore nutrizionale (dal 55 al 70% costituito da proteine vegetali) – ma è anche uno dei primi organismi comparsi sulla terra: un super food oggi molto di moda che contiene proteine, sali minerali, vitamine e antiossidanti.

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Oltre che biologica, la spirulina friulana è sostenibile, prodotta con energia che deriva da un impianto fotovoltaico in sede; tutta l’energia termica che serve a mantenere l’acqua di coltura a una temperatura compresa fra i 30 e i 35 gradi anche di inverno arriva da una caldaia alimentata a biomassa legnosa (il cippato prodotto dalla azienda stessa nelle sue altre attività o comunque in zona). Nelle grandi vasche l’acqua è sempre in movimento, così che l’alga riceve le migliori condizioni di luce e nutrimento. Quando è pronta viene aspirata da una pompa a membrana, e portata in laboratorio dove viene separata dall’acqua (che ritorna in vasca per evitare sprechi), pressata ed essiccata su telai alimentari.

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Il nuovo progetto spirulina è legato all‘entrata in azienda della seconda generazione: l’azienda, nata nel 1992 con la produzione di fiori (specializzata nella produzione di ciclamini, gerani, annuali, stelle di natale, petunie e altro), è stata avviata da Nicola e Caterina, genitori di Valentina, Francesco e Federico, entrati in azienda nel 2007. Con loro sono cresciute le idee e anche serre e coltivazioni, sempre a impatto zero con l’utilizzo del 100% di energie rinnovabili.

E da poco la spirulina friulana ha ricevuto un finanziamento erogato da Crédit Agricole FriulAdria che darà nuova linfa al progetto. Prosegue così il percorso di innovazione avviato con l’inserimento dei tre figli del fondatore, culminato nella svolta green che ha visto, grazie al finanziamento della Banca, parte delle serre riconvertite per l’installazione di strutture e macchinari all’avanguardia, tecnologicamente molto avanzati, mirati alla coltivazione, alla lavorazione e al confezionamento dell’alga spirulina a uso alimentare.

Un sistema ad impatto zero: la coltivazione della spirulina Spiripau richiede, infatti, una quantità d’acqua molto limitata, minore di qualsiasi altro alimento. Per produrre 1 kg di spirulina sono necessari circa 15 litri d’acqua, mentre per 1 kg di soia circa 700 litri e per un kg di carne di manzo circa 15mila litri di acqua (dati FAO).