L’avventura è durata meno di un anno: dalla promozione in serie A del 27 maggio 2021 alla retrocessione all’ultimo posto del Venezia Fc certificata domenica scorsa. Colpa dell’inesperienza, si è giustificato Duncan Niederauer, presidente Usa della società di calcio, che incassata la botta si dice pronto a ripartire.
E il primo passo, dopo aver fatto piazza pulita dei vertici sportivi della società, l’ha fatto in un campo in cui l’ex Ceo del NYSE, la Borsa di New York, si trova più a suo agio: quello finanziario. Così, a 48 ore dalla discesa in B, che pure porterà in dote un “paracadute” di dieci milioni di euro, il Venezia ha annunciato l’emissione di un Bond per finanziare i lavori del nuovo Centro sportivo a fianco del palasport Taliercio.
La società, che ha giocato il campionato nel vecchio stadio Penzo riqualificato per l’occasione, ha infatti accantonato il progetto del nuovo stadio (per il quale si è fatto avanti il Comune con il progetto Bosco dello sport a Tessera finanziato con i fondi del Pnrr), preferendo porre le basi sulle infrastrutture societarie.
Nell’area che già ospita i campi di allenamento della prima squadra e delle giovanili, ottenuta in concessione per 40 anni dal Comune, sorgerà il quartier generale della società: sede, palestra, tribuna, area medica e foresteria, per un costo stimato di oltre 7 milioni. La società ne ha investiti 2, e con l’obbligazione quinquennale punta a raccogliere i restanti 5.500.000 euro.
Il Bond, la cui emissione è stata affidata all’advisor Tifosy Capital, promette un interesse annuo del 7,5%, con un bonus una tantum del 15% in caso di ritorno in serie A entro cinque anni. Principali destinatari la clientela retail ma anche investitori istituzionali, che possono già prenotare le quote (taglio minimo mille euro) che saranno materialmente acquistabili del 6 giugno al 7 luglio prossimo, salvo chiusura anticipata della sottoscrizione.