A Mestre il primo distributore a idrogeno (piace già ai turisti tedeschi)

A Mestre, in via Orlanda 6/A, si taglia il nastro della nuova Enistation: la prima in Italia, in ambito urbano e aperta al pubblico, dove si può fare rifornimento di idrogeno per la mobilità su strada.

È il primo traguardo di un progetto di collaborazione tra Eni, Toyota, il Comune e la Città Metropolitana di Venezia per promuovere la mobilità sostenibile nel territorio veneziano attraverso la costruzione di nuove infrastrutture. E sono già arrivati i primi riscontri anche dall’estero: «Hanno chiamato turisti tedeschi per chiedere gli orari di apertura» ha raccontato il sindaco Luigi Brugnaro, ricordando come altri Paesi europei, a partire dalla Germania, siano più avanti in questo campo.

L’impianto rappresenta un passo concreto verso la realizzazione di una rete di distribuzione che permetta la circolazione di mezzi alimentati a idrogeno. La stazione di servizio è dotata di due punti di erogazione, con una potenzialità di oltre 100 kg/giorno, e di innovativi apparati di sicurezza.

«Un traguardo e, insieme, un punto di partenza. Vogliamo essere protagonisti, e non a caso siamo in un’area come il Veneto e a Venezia, della costruzione di infrastrutture per rispondere alla domanda di mobilità sostenibile e, più in generale, di una efficace e concreta transizione energetica», ha detto Giuseppe Ricci, direttore generale Energy Evolution di Eni. E Luigi Ksawery Luca’, ad di Toyota Motor Italia, ha sottolineato come l’obiettivo sia un approccio multitecnologico per arrivare al traguardo zero emissioni: un’auto come la Mirai, che in Germania è sul mercato dal 2014 ed è la prima auto ad idrogeno con tecnologia Full Cell System a zero emissioni e nessun motore a combustione interna, «oggi costa come una elettrica a batterie».

In linea con l’accordo siglato nel 2019 tra Comune e Città metropolitana di Venezia, Eni e Toyota, la casa automobilistica metterà su strada un minimo di dieci Toyota Mirai. Tre sono state consegnate al sindaco e saranno utilizzate dal Comune, altre entreranno a far parte del parco auto dedicato al servizio di car sharing KINTO Share.