Pietro, dall’ITS meccatronico al Cern di Ginevra passando per Erasmus+

Ne sta facendo di strada Pietro Zingarlini – di Mestre, diplomato all’ITS Meccatronico nel 2021, dopo gli studi l’ITIS Zuccante – che sarà ospite in collegamento web da Ginevra il prossimo 14 giugno all’ITS DAY 2022 per raccontare la sua storia all’evento, organizzato dal Ministero dell’Istruzione, interamente dedicato al Sistema degli Istituti Tecnici Superiori e della dimensione europea dei suoi progetti, in presenza del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

Prima il diploma in un istituto tecnico industriale, poi l’adesione, nel 2018, all’ITS Meccatronico Veneto nella sede di Mestre: corso per Tecnico Superiore in Automazione e Sistemi Meccatronici. La meccatronica, nel cuore e nella testa, guida ogni sua scelta, fino al tirocinio all’Acqua Minerale San Benedetto di Venezia dove avviene la svolta. È qui che Pietro approfondisce le competenze nell’Information Technology e nasce una nuova passione che lo porterà a lavorare al CERN di Ginevra nell’ambito di una Technician Training Experience.

La storia di Zingarlini è portata come esempio del valore e del successo dei percorsi ITS visti nella loro dimensione internazionale, grazie soprattutto ai progetti Erasmus+ e alla possibilità di conseguire certificazioni linguistiche. Se è durante la frequenza all’ITS che Pietro apprende competenze tecniche specialistiche in ambito meccatronico, capacità di teamworking e problem solving, è nel corso del tirocinio che scopre la sua passione per l’IT.

Così, dopo il diploma di Tecnico Superiore, si candida al CERN, supera un’agguerrita concorrenza internazionale e parte per Ginevra con in tasca un contratto di due anni. Con determinazione, frutto della sua grande motivazione, affina l’inglese, già buono grazie alla Certificazione acquisita all’ITS, impara il francese e ora occupa un posto di responsabilità all’interno del più importante acceleratore di particelle del mondo.

L’alta formazione tecnica ricevuta all’ITS Meccatronico Veneto e l’esperienza del tirocinio sono alla base dei traguardi raggiunti da Pietro Zingarlini. I percorsi dell’ITS Meccatronico Veneto offrono una formazione teorico-pratica, con un’organizzazione didattica settimanale che alterna 3 giorni in alula e laboratorio e 2 giorni in azienda. Complessivamente 2000 ore di formazione per i tre profili Tecnico Superiore per l’Automazione e i Sistemi Meccatronici, Tecnico Superiore per l’Innovazione di Processi e Prodotti Meccanici, Tecnico Superiore per l’Informatica nell’Industria 4.0. 1200 ore di teoria con pratica e 800 ore direttamente al lavoro su progetti reali nelle imprese più innovative e all’avanguardia del Veneto, dove i ragazzi e le ragazze dell’ITS presentano idee, propongono soluzioni e le realizzano, operando in gruppo.

I corsi, rivolti a tutti gli studenti con diploma quinquennale (Istituti tecnici, professionali, licei) sono realizzati in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e con il co-finanziamento della Regione Veneto e del Fondo Sociale Europeo.

Informazioni e bando sul sito www.itsmeccatronico.it. Iscrizioni online fino al 14 luglio 2022.

La sua esperienza

L’approccio al teamworking è una competenza che sta dando i suoi frutti e che sta rendendo più semplice la mia esperienza al CERN – afferma Pietro -. Qui il confronto per arrivare ad una soluzione è una pratica abituale. Molti danno per scontato che lavorare in squadra sia semplice, ma non è così. Aver avuto l’opportunità di sperimentare la tecnica della collaborazione è sicuramente un elemento di valore che ho appreso all’ITS Meccatronico Veneto. Mi ha insegnato a capire cosa significa lavorare in squadra e lavorare nel modo giusto. Tutte le competenze tecniche e soft apprese all’ITS e in tirocinio mi hanno fatto arrivare qui”.

Di cosa ti occupi al CERN?
Sono nel reparto criogenico. La criogenia è molto importante nelle attività del CERN. Nell’acceleratore più importante, LHC, lungo tutta la lunghezza del tunnel di 27 chilometri, deve essere mantenuta la temperatura di 1,9 kelvin, ossia quasi -271,15°C. Al pari anche nelle numerose altre aree di test è necessario lavorare per mantenere determinati standard di temperatura. Io sono parte del team che si occupa di questo. Ed è molto interessante perché ci si mette alla prova sempre con test nuovi. Ad esempio se si deve testare un magnete lungo 30 metri sono necessari tutta una serie di test per accertarsi come il magnete reagisce. Questo prevede il raffreddamento attraverso l’elio liquido. Ma ottenere l’elio liquido non è facile e io lavoro proprio nelle cold box che hanno l’obiettivo di raffreddare il magnete e nelle procedure legate al riciclo dell’elio.

Che cosa ti affascina in quello che stai facendo?
Ogni progetto, ogni test ha le sue sfide e poi c’è tanta informatica e questo mi piace. In tutto questo devo ammettere che quanto appreso in azienda, nella fase del monitoraggio degli impianti durante il mio tirocinio ITS alla San Benedetto, mi ha molto aiutato.