Patate di montagna e tecnologia: a Dasindo arriva la selezionatrice ottica

L’acquisto è di alcuni mesi fa, la ricerca è durata qualche tempo in più. E ci sono volte due trasferte, “in Olanda e in Belgio: ma non ci avevano del tutto soddisfatto per diverse motivazioni. Alla fine ci siamo recati in Svizzera per assistere alla dimostrazione di questo macchinario. Lì abbiamo compreso che quella mostrata in terra elvetica era la selezionatrice che stavamo cercando e l’installazione all’interno della Copag è durata tre settimane”.

Così ha raccontato Bruno Mattei a Dasindo, nella sede della Copag – Cooperativa Produttori Agricoli Giudicariesi che ha ospitato la presentazione/inaugurazione di un’attrezzatura innovativa per chi opera nel settore della pataticoltura, particolarmente viva e attiva nel territorio del Lomaso da sempre una delle culle per la coltivazione di questo tubero.. Non a caso qui si è da poco tenuta la Festa della Patata del Lomaso: un  territorio che sa raccontare una storia di tradizione, ma anche il suo presente di sviluppo.

“E’ un piccolo gioiello della tecnologia agroalimentare – ha spiegato – Sostanzialmente le patate vengono collocate su un nastro singolatore, una dietro l’altra. Nel percorso di selezione, ogni singola patata viene esaminata da una fotocamera ad altissima definizione e da tre specchi a cui si aggiungono sensori infrarosso. Ultimato il percorso e in base ai parametri di valutazione immessi nella memoria di un elaboratore elettronico, le patate vengono selezionate e dirottate, tramite soffi d’aria, in sei canali differenti per dimensione e qualità”.

L’innovazione

Una “macchina con linea di selezione ottica” molto efficace: se le patate sono di pezzatura media, in sessanta minuti ne vengono lavorati 80 quintali pari a 16-18 patate al secondo. Se, invece, la patata è di calibro piccolo (“le patate da forno per intenderci” precisano gli esperti) si possono lavorare 50 quintali all’ora (37-40 patate al secondo).

La macchina acquistata in terra elvetica “consente un cambio di passo deciso perché riesce a selezionare e calibrare le patate in maniera veloce e precisa e questo vuol dire avere un prodotto commercialmente più appetibile per il consumatore e una campionatura molto più precisa per il produttore. Due fattori che rappresentano un punto di forza per la cooperativa nella lavorazione della patata” ha osservato Rodolfo Brochetti, consigliere della Federazione Trentina della Cooperazione, presidente de La Trentina e vicepresidente di Apot (Associazione Produttori Ortofrutticoli Trentini).

La nuova selezionatrice ottica è la prima in Italia nel campo delle tecnologie nell’ambito agro alimentare e fiore all’occhiello della Copag: uno strumento altamente innovativo che permette di selezionare il prodotto in maniera precisa e soprattutto, automatizzata. “La Provincia autonoma di Trento ha voluto sostenere questo progetto perché è proprio in iniziative come queste, incardinate sull’innovazione a favore della crescita di chi lavora sul territorio, che è importante dimostrare, oltre la vicinanza, anche il sostegno economico” ha affermato il vicepresidente Mario Tonina.

La stagione

Il 2022 per la pataticoltura “è stata una stagione caratterizzata dal clima anomalo, con molto caldo e poche precipitazioni – ha spiegato Luca Armanini, direttore di Copag – A raccolto quasi concluso direi che non ci possiamo lamentare. Quantità leggermente ridotte, ma qualità molto buona. Le temperature elevate hanno fatto sì che la buccia della patata restasse molto più chiara rispetto ai nostri standard e il fatto che la produzione sia relativamente limitata ha concentrato la bontà delle nostre patate da sempre molto apprezzate dai consumatori”.

All’evento inaugurale hanno partecipato, inoltre, il vicepresidente della Provincia Autonoma di Trento e assessore provinciale alla cooperazione Mario Tonina, il sindaco di Comano Terme Fabio Zambotti, la sindaca di San Lorenzo-Dorsino Ilaria Rigotti, e Vigilio Giovanelli, presidente della cooperativa Agri 90 di Storo.

La Festa della Patata del Lomaso che si è chiusa il 23 ottobre scorso quest’anno ha fatto tredici (edizioni). L’evento d’autunno è tornato in calendario dopo tre anni di assenza e ha registrato un affluenza di pubblico di ogni età.

La Copag  rappresenta una struttura di riferimento per il mondo agricolo, perché qui conferiscono molte delle produzioni di valle per poi essere lavorate. Dopo un’annata di raccolto straordinario, più per la qualità che per la quantità, il nuovo macchinario, altamente tecnologico è per il direttore, Luca Armanini e il presidente Bruno Mattei “un traguardo raggiunto grazie a un Cda che da vent’anni crede e insegue questo “sogno”. Ci siamo ispirati alla tecnologia che è presente già dagli anni ’80 nel mondo della lavorazione della mela. Oggi possiamo dire che tale tecnologia è pronta per essere messa a disposizione anche del mondo della patata”.

Il tavolo rotante detto “singolatore” riceve le patate precedentemente lavate in acqua o a secco in base alla destinazione commerciale e grazie alla forza centrifuga allinea le patate una ad una, per poi lanciarle su dei nastri, uno consecutivo all’altro, con velocità sempre maggiore. Tra un nastro e l’altro, le patate attraversano uno spazio vuoto di 30 cm ed è proprio in quel momento, quando sono sospese, che vengono “lette” e scansionate in tutta la loro superficie, da un lettore infrarossi e una fotocamera ad altissima risoluzione che le selezionano in sei potenziali qualità diverse.
Uno strumento che, capace di gestire il prodotto in maniera innovativa e soprattutto automatizzata, favorisce la crescita e lo sviluppo dei produttori stessi.