A Montebelluna la super stampante 3D (e 50 nuove assunzioni)

Quella arrivata e installata in Italia, a Montebelluna (Treviso), è il primo modello in tutta Europa: una stampante 3D Massivit 10000 che rappresenta una rivoluzione nel mondo della stampa additiva applicata alla produzione industriale, perché è la prima stampante in grado di realizzare stampi isotropi per la produzione in serie.

Ad adottarla è Novation Tech, uno dei leader europei nella lavorazione del carbonio, specializzata nella produzione di componenti di alta qualità in carbonio per il mondo dell’automotive, dell’aeronautica, dello Sportsystem e dell’occhialeria. Solo per le automobili l’azienda produce oltre 20mila sedili in carbonio ogni anno e migliaia di componenti per interni ed esterni per le fuoriserie dei grandi marchi internazionali (Ferrari, Lamborghini, Aston Martin, McLaren, Sabelt…).

Già lo scorso anno era stato inaugurato uno speciale reparto con le più moderne tecnologie di stampa 3D: oggi un investimento di circa un milione destinato a cambiare i processi produttivi tradizionali. «Nella creazione di un prodotto – spiega Luca Businaro, ad Novation Tech – , la realizzazione dello stampo è sempre un passaggio imprescindibile e particolarmente costoso, realizzato di norma con tecnologia sottrattiva e macchine CNC a controllo numerico. Il successo della stampa 3D in questi anni era dovuto anche alla possibilità di evitare i costi degli stampi industriali, nel caso di piccole produzioni, ma non era una tecnologia sostenibile per la produzione su larga scala».

L’azienda israeliana Massivit 3D ha invece sviluppato una stampante 3D di grandi dimensioni, la Massivit 10000, un sistema di manifattura additiva in grado di produrre stampi dotati della resistenza termica e meccanica necessaria alla produzione in serie, grazie ai suoi nuovi materiali esclusivi e all’innovativa tecnologia “Cast in motion”. Nella pratica, la Massivit 10000 crea in 3D una sorta di “guscio” vuoto in uno speciale gel che si disgrega in acqua, al cui interno viene colata una resina epossidica termoindurente. Il risultato viene poi immerso in acqua, dove il guscio si disgrega lasciando uno stampo che non presenta quindi le criticità strutturali di una stampa 3D tradizionale (dovuta alla mancanza di legami molecolari tra gli strati).

Il sistema è progettato per superare i colli di bottiglia nella produzione di fibra di carbonio, consentendo la stampa diretta di stampi personalizzati, utensili master, mandrini, maschere e attrezzature. Una tecnologia che riduce dell’80% i tempi di produzione di uno stampo e del 90% il lavoro manuale richiesto. La macchina sarà utilizzata prima di tutto per la creazione di stampi per i progetti di Novation Tech dedicati alla modellazione del carbonio, con l’obiettivo di arrivare presto a sfruttarne al massimo la potenzialità di due stampi a settimana, e di mettere a disposizione il servizio anche ad aziende esterne.

Spiega Businaro: «Da sempre crediamo nell’innovazione tecnologica come chiave della crescita; negli ultimi cinque anni abbiamo più che triplicato il nostro giro d’affari proprio puntando su alta tecnologia e manifattura di precisione.” Le richieste sono in costante aumento e l’azienda ha annunciato nei mesi scorsi un investimento ulteriore per l’apertura di una nuova sede produttiva nella vicina Signoressa (TV). «La Massivit 10000 ci consentirà di aumentare ulteriormente la produzione e dare ai nostri clienti un servizio ulteriore, generando al tempo stesso nuove opportunità di lavoro. Si rivelerà in particolare decisiva per i progetti più urgenti, perché ci consente di realizzare uno stampo in pochi giorni. Riducendo i tempi per la realizzazione dello stampo, inoltre, questa tecnologia ci consente di aumentare la sperimentazione e la prototipazione mantenendo quella capacità innovativa e creativa che da sempre contraddistingue Novation Tech, e più in generale la manifattura italiana».

Secondo il ceo di Massivit 3D, Erez Zimerman, «l’approccio aziendale lungimirante di Novation Tech ha consentito all’azienda di rimanere in prima linea nel settore della produzione della fibra di carbonio in Europa: potrà automatizzare e accelerare i tempi di consegna, consentendo all’azienda di aumentare ulteriormente la produttività riducendo significativamente i costi. Il sistema consentirà inoltre a Novation Tech di consolidare e centralizzare la propria produzione internamente creando stampi, maschere e attrezzature in loco. La Massivit 10000 ha già vinto tre premi per l’innovazione del settore, riconoscendo l’assoluta necessità della trasformazione digitale nel settore della produzione composita, sia in Europa che in altre regioni».

Novation è cresciuta molto rapidamente: nel 2022 supereranno gli 80 milioni di fatturato, contro i 71 del 2021 (nel 2018 era 39 milioni). Una peculiarità è abbinare gli investimenti in tecnologia con un crescente tasso di manodopera: in Italia sono 350 i dipendenti nella sede di Montebelluna, a cui si aggiungono 450 collaboratori in Ungheria, per un giro d’affari di 71 milioni di euro nel 2021. Un terzo stabilimento è stato inaugurato in Croazia, a fine 2020. Si stanno cercando altri 50 dipendenti per il nuovo stabilimento di Signoressa. È possibile visionare le offerte e candidarsi su www.novationtech.com.