Incentivi auto, in Veneto oltre 1,3 milioni di mezzi a benzina convertibili    

“E’ un errore insistere a destinare risorse solo su nuovo ed elettrico. Agevolare la trasformazione dei motori benzina in GPL e Metano porterebbe pari benefici in termini ambientali, ma costi più bassi per i cittadini e lavoro per le officine”.

E’ la posizione di Confartigianato Imprese Veneto, alla luce dei numeri: in Veneto sono oltre 1 milione 300 mila le autovetture a benzina convertibili.

“Insistere nel destinare ingenti risorse per quasi 1,8 miliardi di euro nel triennio 2022-2024  solo per incentivare l’acquisto di auto elettriche o ibride plug-in è un errore che non tiene conto delle esigenze della maggior parte dei cittadini italiani. Il 2023 si è infatti chiuso, come l’anno precedente, con un numero di richieste che hanno usato meno della metà degli incentivi messi a disposizione per queste tipologie di alimentazione, mentre i fondi per le auto a combustione interna (fascia 61-135 g/km di CO2) e per i motocicli e ciclomotori a combustione interna (ICE) si esauriscono in pochi giorni”.

La riflessione è di Massimo Speri (nella foto con Alessandro Marin), presidente della Federazione Autoriparatori di Confartigianato Imprese Veneto che aggiunge: “Riteniamo che gli incentivi si accaniscano sul forzare un ricambio dell’auto che i cittadini non vogliono o non possono ancora sostenere. Serve un cambio di rotta e, sarebbe opportuno avvenisse entro febbraio quando è previsto il via libera e l’effettiva attuazione del decreto riguardante i recenti incentivi per l’acquisto di veicoli per il 2024”.

Gli ecobonus in arrivo per il 2024 puntano, come i precedenti, a incentivare il rinnovo del parco veicolare italiano, alquanto vetusto e inquinante, spingendo l’acceleratore sulle motorizzazioni più recenti in particolare ibrido ed elettrico. Soluzioni che negli ultimi anni faticano a decollare per una serie di ragioni, principalmente a causa dell’elevato costo di questi veicoli, ma anche a causa delle incertezze del mercato automotive e di questioni legate all’infrastruttura di ricarica.

Al 2022 il parco veicolare del Veneto si configurava così: su poco più di 3 milioni di veicoli, oltre 2,6 milioni sono a benzina o diesel che continuano ad essere quelle preferite dagli automobilisti ma anche quelle più inquinanti. GPL e Metano è installato su 350 mila autoveicoli mentre le auto elettriche sono solo lo 0,4% pari a poco più di 13 mila mezzi.

Gli incentivi del Governo insistono sull’acquisto di veicoli nuovi ma aspettarsi impennate nelle vendite di auto ibride ed elettriche allo stato attuale sembra utopico. In Veneto da qualche tempo sono messi a bando contributi per la trasformazione dell’alimentazione del veicolo a benzina o gasolio a Gpl o metano, soluzione efficace per rendere più “green” il parco auto con interventi decisamente più a portata di portafoglio.

Dello stesso avviso anche Alessandro Marin, presidente regionale dei meccatronici di Confartigianato: “Proponiamo che vengano maggiormente incentivate iniziative, come quella promossa da diversi anni dalla Regione Veneto, che puntano a rendere meno inquinante l’attuale parco veicolare con interventi di trasformazione che, oltre a portare benefici in termini ambientali, sostengono l’attività delle officine artigiane che si occupano dell’installazione degli impianti. Il GPL continua ad essere una soluzione scelta da molti automobilisti perché sia economica che ecologica: se le risorse economiche come gli ecobonus fossero indirizzate ad esempio alla conversione di quei 1.330.000 poco più veicoli a benzina, solo nella nostra regione le ricadute potrebbero essere molto positive sotto più punti di vista”.

 

Si parla di #AziendeaNordest. Potrebbe interessarti anche:

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