Una azienda in crescita, con la volontà di mantenere forti le proprie radici e di puntare sulle nuove generazioni. Helica, azienda carnica impegnata nel telerilevamento aereo, mira a crescere e si mette alla ricerca di nuovi collaboratori: in particolare, l’obiettivo è reclutare ingegneri, matematici e geologi, giovani forze, anche provenienti dalle aree montane. Helica oggi conta 26 addetti e, anche in virtù di commesse maturate nei vari angoli del mondo, vuole ampliare la sua squadra attingendo alle competenze e capacità di giovani leve.
Una scelta nel solco della continuità, quella intrapresa dall’azienda, che in quasi 20 anni di attività (è nata nel 2000) non ha mai voluto abbandonare le proprie radici, mantenendo il “quartier generale” in Carnia, nella zona industriale di Amaro. E ora, con la ricerca di nuovo personale da immettere nelle proprie fila, il rapporto con la terra di appartenenza potrebbe diventare ancora più solido.
‘Il nostro rapporto con il territorio montano è ottimo – spiega Stefano Adami -. Crediamo nei giovani di questa terra che, con le adeguate competenze professionali, possono crescere e realizzarsi anche qui, senza bisogno di spostarsi altrove. Helica ha grande fiducia in loro. Guardiamo al mondo, ma con le professionalità della nostra terra’.
Helica opera da quasi due decenni non soltanto su scala nazionale, ma anche internazionale dove, grazie alle tecnologie all’avanguardia a disposizione e al know how acquisito nel corso del tempo ha stretto collaborazioni con enti e istituzioni dal Canada all’Australia, dagli Stati Uniti alla vicina Austria. Di recente, inoltre, l’azienda friulana è stata protagonista di importanti operazioni in India, cementando i rapporti di sinergia anche con questo Paese.
Fra le ultime commesse, Helica ha da poco terminato una mappatura di una vasta zona dell’India. Grazie all’aereo Pilatus (nella foto), dotato di magnetometro e che fa parte della flotta dell’impresa friulana, è stato possibile mappare un’area di 70mila chilometri lineari a sud di Nuova Dehli. Un lavoro di geofisica certosino, svolto con la massima cura dallo staff con l’obiettivo di ricercare nuove risorse minerarie nel Paese asiatico. Questa importante operazione internazionale è valsa a Helica una commessa complessiva da 4,5 milioni di euro.
E’ una prosecuzione del lavoro avviato in terra indiana: oltre a questo monitoraggio, Helica era stata chiamata lo scorso anno nel Paese anche per mappare, con sistema Lidar da aeromobile, circa 2.000 chilometri quadrati di area fluviale, per scongiurare rischi idrogeologici, ai confini con il Nepal.
Grazie alle competenze acquisite in quasi 20 anni di attività (è nata nel 2000), Helica opera da tempo in campo mondiale, collaborando con enti e istituzioni dal Canada all’Australia, dagli Stati Uniti alla vicina Austria. Anche il territorio asiatico continua a rimanere un punto di riferimento. Prima azienda in Italia a operare con sistemi laser-scanner (LIDAR), Helica si avvale anche di camere digitali ad altissima risoluzione, sistemi elettro-ottici giro stabilizzati e sensori geofisici. Le “fotografie” del terreno vengono poi rielaborate da una rete di esperti. La flotta dell’azienda carnica conta su due elicotteri (un AS350 B3 e un AS350 B2) e un aereo PC-6 Pilatus Porter.