Vecchi mestieri, nuove opportunità: Pordenone forma i coltellinai del futuro

C’è posto per altri dieci, fino a domani, 4 luglio. Dieci posti per tirocini di sei mesi, retribuiti, finalizzati all’assunzione. Si chiama programma AMVA, ovvero “apprendistato e mestieri a vocazione artigianale”; in questo caso – siamo a Pordenone – la figura è quella del coltellinaio in una provincia nella quale ha sede il distretto industriale del coltello. Nel primo trimestre 2013 (dati Intesa SanPaolo) questo è uno dei pochi distretti in regione ad avere accresciuto l’export, +7,7% grazie alle vendite soprattutto in Austria e Spagna.

 

IL PROGETTO – è promosso da ministero del Lavoro, e attuato da Italia lavoro con il supporto della provincia, che punta a incrementare i livelli occupazionali dei giovani favorendone l’inserimento attraverso la promozione del contratto di apprendistato, e una formazione “on the job”, sul campo. Proprio come si imparava una volta.

 IMPARO LAVORANDO – Dove? Nelle aziende del Maniaghese che si sono associate nelle cosiddette botteghe di mestiere: sono Coltellerie F.lli Antonini Fu Giulio Snc, I.C.A.R Srl, Tecnocut Snc, Myrtus Srl, Oreste Frati Srl, Lionsteel Sas di Gino Pauletta & C., Euroknives Italia Srl, e Coltellerie Luciano Del Ben Snc). Con alcune la Provincia aveva già sviluppato lo scorso anno un progetto di formazione e work experience conclusosi con otto nuove assunzioni. I partecipanti fin qui sono stati giovani alla prima esperienza, ma anche vittime della crisi con la necessità di riqualificarsi. A volte laureati.

IL MESTIERE – Per produrre coltelli e strumenti da taglio (forbici, tenaglie…) è necessario saper utilizzare diverse macchine utensili, dalla fresatrice alle macchine a controllo numerico, dal trapano a colonna alla mola e al nastro. «I giovani hanno assaporato la soddisfazione tipica del lavoro dell'artigiano – spiega il presidente della provincia Alessandro Ciriani – ed al di là dell'acquisizione di una buona manualità  hanno acquisito anche competenze trasversali utili alla loro crescita personale e professionale, come ad esempio relazionarsi ai propri colleghi, ai clienti, migliorando le proprie capacità comunicative e la capacità di gestire il compito affidato con responsabilità e disciplina, che erano poi gli obiettivi che ci eravamo prefissi. Hanno avuto modo di toccare con mano come, per essere dei bravi fabbri, occorra anche essere bravi imprenditori, in grado di  rapportarsi con il mercato internazionale e di promuoversi attraverso i nuovi media, valorizzando l'intero processo produttivo. Un'iniziativa che va a inserirsi in un contesto di rilancio delle attività delle piccole e medie imprese di un settore, quello delle coltellerie, la cui produzione risulta particolarmente appetibile proprio al mercato estero».

COME FACCIO, QUANTO PRENDO – Gli aspiranti tirocinanti possono iscriversi direttamente on line collegandosi, entro domani 4 luglio, al sito www.italialavoro.it e cliccando sul logo “Botteghe di mestiere”. In caso di necessità di assistenza per l'inserimento della candidatura, è possibile chiedere un appuntamento al Centro per l'Impiego di Maniago (Cristina Ivan, 0427/71577) o di Spilimbergo (Renata De Rosa, 0427/2352), a seconda del proprio domicilio. Durante il periodo di tirocinio verranno riconosciuti all'azienda ospitante un contributo di 250 euro mensili per ciascun tirocinante ospitato ed al tirocinante una borsa mensile dell'importo di 500 euro (per un massimo di 3 mila euro). La durata di ogni ciclo di tirocinio è semestrale e sono previsti tre cicli di tirocinio (18 mesi complessivi). Il progetto prevede l’inserimento complessivo di 30 tirocinanti.