Archiviate le Olimpiadi di Tokyo, già si lavora per la prossima edizione. E proprio Parigi 2024 ha portato alla trevigiana Maeg Costruzioni la più importante commessa della propria storia.
Il Franchissement Pleyel è composto da due opere progettate dall’architetto Marc Mimram. Lunghe circa 300 metri, daranno accesso alla stazione sottostante, che collegherà le linee Grand Paris Express e RER D. Il completamento della passerella è fondamentale per lo sviluppo del quartiere di Pleyel, ora racchiuso dalla Senna a ovest, dall’autostrada A86 a nord e dalla rete ferroviaria a est. L’opera ricoprirà anche un ruolo strategico nello svolgimento dei Giochi Olimpici e Paraolimpici del 2024, in quanto consentirà l’accesso agli impianti sportivi (Stade de France e centro acquatico) dal Villaggio Olimpico.
Il collegamento
Il progetto del nuovo collegamento tra le due stazioni di Pleyel e Saint Denis Stade de France offre l’opportunità di creare uno spazio pubblico nel centro della città che sia, oltre che un collegamento funzionale, anche un luogo abitato, di transito, di ritrovo, di condivisione e di valorizzazione del polo ferroviario.Il Franchissement Pleyel attraversa il fascio ferroviario della Gare du Nord, all’altezza della stazione Stade de France a Saint- Denis. La prima componente è un ponte stradale che collega a ovest la rue du Dr Finot e a est l’Avenue François Mitterrand. La passerella pedonale si articola a ovest in due percorsi, che servono come collegamento diretto alla stazione di Saint-Denis Pleyel. Il ponte è un cassone metallico che si estende su 4 campate da 45 a 115 metri di lunghezza. La passerella è della stessa natura, ma alleggerita dalle strutture metalliche emergenti. La seconda parte è una passerella pedonale che collega le zone della nuova stazione SGP a Pleyel e la stazione RER a Saint-Denis Stade de France.
Progetto, fornitura e posa
Maeg si è aggiudicata la progettazione, la fornitura e la posa della carpenteria metallica, per un importo totale di oltre 48 milioni: l’azienda collaborerà al progetto attraverso un raggruppamento d’imprese con Bouygues TP, Razel -Bec, Sefi-Intrafor e Franki Fondation.Ad una prima intensa fase di progettazione esecutiva, di acquisto e di prelavorazione delle materie prime, che avrà luogo presso le officine in Italia, seguiranno i lavori in cantiere. L’opera, attraverso una sofisticata fase di montaggio, prenderà forma a partire da marzo 2022.
Valore della produzione in progresso
Anche nell’anno della pandemia Maeg Costruzioni, Spa con base a Vazzola (Treviso), ha registrato un valore della produzione in progresso che ha chiuso l’esercizio 2020 a 84,2 milioni, contro gli 83,4 dell’anno precedente. In organico ci sono 228 persone, e sono buone anche le prospettive di crescita anche nel 2021 con un portafoglio ordini di 110 milioni. È anche pronto al via un nuovo edificio di 5mila metri quadrati per l’ampliamento della produzione a Cimavilla di Codognè (Treviso).Leader nella progettazione, fornitura e posa in opera di strutture in acciaio, Maeg ha realizzato la maggior parte del fatturato sui mercati esteri e produce, fino alle prove di montaggio, nei cinque stabilimenti tra Veneto e Friuli.
«L’anno 2020 è stato caratterizzato da un consolidamento nel mercato mondiale delle costruzioni in carpenteria, sia nel comparto civile che industriale», spiega Alessio Ortolan, 38 anni, amministratore unico dell’azienda di famiglia fondata dal padre Alfeo, «tuttavia, proprio in quest’ultimo anno stiamo trovando grandi opportunità anche sul mercato europeo, fino a poco tempo fa quasi sconosciuto, grazie al crescente utilizzo dell’acciaio nel settore delle costruzioni pubbliche e agli ingenti investimenti in programma. Costruire strade e ponti è un’azione di pace, per noi un continuo atto di fiducia rivolto al futuro», conclude Ortolan.