La provincia di Trento ha dato il via libera alla norma che disciplina il lavoro dei conducenti di risciò. Un provvedimento che segue le iniziative prese da alcuni giovani della zona: pochi giorni fa un cittadino del Primiero si era detto pronto ad avviare un nuovo business ecologico, un trasporto di persone con questo particolare mezzo. Ma anche altri giovani imprenditori hanno già avviato le procedure per fornire un servizio (la gelateria, ad esempio) grazie a risciò capaci di una autonomia di due o tre ore a pieno carico, salite comprese. Idee che finivano per scontrarsi contro la mancanza di una disciplina specifica.
A Ronco, nella valle del Vanoi, uno dei giovani aspiranti imprenditori è Ruben Orsega, 36 anni. Il risciò, a pedalata assistita, l’ha comprato da una azienda straniera su internet (non è neanche richiesta la patente, come per le bici), i primi giri sono già stati fatti (e raccontati su Facebook). «Attualmente sono nella fase iniziale, devo ancora aprire una partita Iva, sono prestazioni occasionali. Ma qui il lavoro non abbonda di certo, e il turismo vede una quota notevole di persone di una certa età. Per loro un servizio di trasporto lento è l’ideale». Un itinerario può coprire anche una trentina di chilometri e più: «Potrebbero beneficiarne anche le attività, il commercio e gli artigiani della zona, che potrebbero organizzare degustazioni o esporre i propri prodotti in una delle tappe lungo la strada», spiega Ruben, 36 anni.
Prima di iniziare ha chiesto autorizzazione a tutti i comuni vicini: «Ma alcuni comuni dell’Alto Primiero hanno segnalato che questa tipologia non rientra ancora fra quelle previste per il noleggio con conducente», racconta.
Di fronte a queste iniziative e a queste difficoltà, l’assessorato all’Ambiente, trasporti ed energia di Trento ha sottoposto alla Giunta provinciale una deliberazione che regolamenta il settore.
Il provvedimento introduce – nell’ambito della nuova disciplina sul ruolo dei conducenti dei servizi pubblici di trasporto non di linea (taxi, vetture a noleggio, noleggio di natanti) – anche la tipologia di trasporto di persone mediante risciò, innovativa forma introdotta lo scorso anno dal Codice della strada, ma precedentemente non regolata negli aspetti procedurali, per l’avvio concreto dell’attività a cura di soggetti interessati.
Fin da oggi, quindi, sono operative le discipline per il rilascio delle autorizzazioni comunali anche per tale settore, «marginale certamente, ma significativo ed innovativo», spiegano in Provincia.