Keyline Spa, ore 18.30: evento organizzato da tre donne tute blu e una AU.
AU sta per amministratrice unica; in un tweet Mariacristina Gribaudi, amministratrice (au, appunto) dell’azienda di Conegliano (Treviso) che progetta e produce chiavi e macchine duplicatrici meccaniche ed elettroniche, spiega come è nato l’evento in programma questa sera (16 luglio), dalle 18.30, quando i macchinari da cui escono le chiavi vendute in tutto il mondo faranno posto ai libri.
“Per la verità – spiega – l’idea è nata discutendone con gli operai, in
particolare con le tute blu Barbara, Mirka e Roberta, in uno dei numerosi confronti da cui scaturiscono le idee più diverse. Da qui la decisione di aprire i cancelli della fabbrica per accogliere Roberta Bortolucci, autrice di “Non ho tempo da perdere. Dedicato alle donne che decidono di volersi bene” (Franco Angeli), un libro “Per tutte le donne che vogliono utilizzare al meglio le proprie risorse, chiarire i propri obiettivi, reagire meglio alle situazioni della vita, valorizzare le proprie capacità nelle vicende personali e sul lavoro: esempi, analisi e piccoli strumenti di auto-aiuto per aumentare la fiducia in se stesse!”. Con lei Cinzia Mion, psicolga e formatrice, “per parlare di temi che hanno a che fare con la vita di tutti i giorni all’interno del nostro ambiente lavorativo”, spiega Gribaudi.
Da quando è lei al timone dell’azienda (si turna ogni tre anni con il marito, Massimo Bianchi) nell’azienda metalmeccanica sono aumentate le assunzioni di personale femminile, mentre sono sparite le donne sui calendari realizzati per la pubblicità. E nel parcheggio sono spuntate le strisce rosa: succede, se la prima ad avere sperimentato la conciliazione è una manager madre di sei figli.
Nonostante l’invito a vestirsi leggeri, chè in fabbrica fa caldo, l’invito ad arrivare alla Keyline (e a fermarsi al termine del turno di lavoro) ha raccolto oltre 170 adesioni: la serie intitolata “La cultura in fabbrica” parte con il piede giusto e proseguirà: “Siamo andati ben oltre ogni più rosea aspettativa – precisa Gribaudi – Da queste occasioni usciamo tutti arricchiti e con il desiderio di alzare ulteriormente la nostra asticella”.
All’inizio di gennaio Keyline – oltre 250 anni di storia, più di 100 dipendenti, un fatturato di oltre 19 milioni di euro, 9mila modelli di chiavi e 23 di duplicatrici che arrivano in 50 Paesi del mondo – ha aperto una filiale ad Osaka per presidiare il mercato cinese. L’azienda ha la certificazione family audit, per la conciliazione vita lavoro: qui il racconto di come si era mossa nel caso della malattia di un dipendente per accompagnarlo nel periodo delle terapie e – finalmente – del rientro.
(aggiorno a evento concluso con la foto delle magnifiche quattro)