La prima app in Italia che permette di creare, condividere e vendere magliette personalizzate. Si chiama Teeser ed è il primo caso di “social teesharing”: l’ha creata un team di sette ragazzi, età media 28 anni, esperienze e studi in campi diversi che vanno dalla comunicazione multimediale alla grafica, dal disegno industriale all’economia. Tutti pistoiesi, ma trapiantati in Veneto per il programma di “accelerazione” di startup che hanno appena concluso a H-Farm, Roncade. L’azienda, però, ha già un anno: è stata costituita a luglio 2014.
L’obiettivo è creare una vera e propria community.
Su Teeser (anche su Facebook e gli altri social) sono invitati a creare magliette tutti coloro che hanno in mente un’idea da realizzare: la maggior parte sono grafici e designer, appassionati di moda e creativi che trovano una vetrina per il loro stile, ma l’invito è allargato a fumettisti e tatuatori, abili nel disegno ma ancora digiuni di applicazioni alla moda. Per loro c’è un guadagno che va dal 10 fino a un massimo dl 20% per ogni t-shirt venduta al prezzo di 29,90 euro.
Quasi una Pinterest delle t-shirt, insomma, che permette di esprimere e monetizzare la propria creatività, non solo di stampare le foto di casa sul tessuto (come già accade su molti altri siti): “Noi pensiamo a tutto, dalla produzione alla distribuzione fino ai resi – spiega Tommaso Lenzi, 28 anni, del team – Facciamo un prodotto di altissima qualità, in linea con le tendenze del momento e realizzato in Italia: i creativi devono solo caricare la loro grafica, tramite il cellulare”.
Nella community, oltre ai disegnatori, c’è un pubblico più ampio che non crea ma osserva, commenta, acquista. Fra i creativi di spicco che si sono già conquistato uno spazio c’è Linda Bonacchi (username: marangio) che sta avendo un ottimo riscontro.
Attualmente – e finora Teeser si è mossa solo all’interno dei confini italiani in poco più di un mese – gli utenti sono oltre mille, ma l’obiettivo del business plan al 2018 è di arrivare a un milione.