I 37 lavoratori che all’interno dell’aeroporto Marco Polo di Venezia lavorano nel cantiere Ups (cioè movimentano le merci, ricevono e spediscono, per conto del corriere internazionale) hanno rischiato di perdere il posto quando la cooperativa Gesco Centro ha portato i libri in tribunale. A loro è subentrata un’altra coppo, la Logitech, che fa capo al Consorzio Gaia, per un totale di 600 lavoratori. I posti sono stati salvati, e i diritti riconosciuti si sono allargati oltre i confini di quelli previsti dal contratto collettivo di lavoro per il trasporto merci.
“Non è che siamo più veloci del Parlamento – scherza Marcello Salbitani, segreteria Filt Cgil di Venezia – semplicemente il sindacato raccoglie gli input che arrivano da chi lavora ogni giorno, e sente quali sono le esigenze, anche quelle finora ignorate”. Da subito gli handlers addetti alla movimentazione dei pacchi (tutti uomini a Venezia, ma in altri siti ci sono anche delle donne) vedranno riconosciuto il diritto a un trattamento omogeneo delle coppie di fatto – che siano etero, gay, comunque appartenenti alla comunità Lgbt – rispetto a quelle coniugate. Il riferimento è alla sentenza della Cassazione 4184, che prevede una stabile convivenza.
Un accordo apripista, “in un mondo difficile come quello delle cooperative”, spiega Salbitani, ma che ha già mostrato un effetto traino: la mattina (del 1. febbraio) è stato firmato l’accordo per il sito aeroportuale, il pomeriggio è stata la volta della coop che ha rilevato le attività del gruppo fallito per il movimento merci dell’unita locale sanitaria veneziana.
I 37 lavoratori del Marco Polo avrebbero perso il lavoro il 31 gennaio: per loro è già scattata l’assunzione a tempo indeterminato, senza periodo di prova.
Il mondo delle spedizioni si dimostra particolarmente sensibile a questi temi: nel giugno 2014 era stata siglata un’intesa innovativa alla filiale Dhl di Marcon, sempre nel Veneziano. In quel caso era stata estesa la possibilità – per le coppie non sposate, ma conviventi – di poter usufruire del congedo matrimoniale, riservato alle persone sposate.