Innovativa: tre quarti degli investimenti in ricerca e sviluppo provengono dall’industria.
Internazionale: le imprese del settore manifatturiero generano più dell’80 per cento dell’export altoatesino e vendono i propri prodotti in oltre 170 Paesi del mondo.
Sostenibile: rispetto agli anni Settanta l’industria altoatesina produce dieci volte di più, ma lo fa consumando meno energia.
L’industria si è evoluta e la “vecchia” immagine della fabbrica con la ciminiera che indica le zone industriali è ormai superata. Assoimprenditori Alto Adige ha chiesto a studenti e studentesse della Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano di provare a immaginare un nuovo pittogramma da apporre sulla segnaletica stradale che indica le zone produttive.
All’ateneo bolzanino sono stati presentati i 18 progetti elaborati dai ragazzi sotto la guida del professor Christian Upmeier.
“Questo progetto ha per noi una duplice valenza. Prima di tutto volevamo capire quale immagine hanno i giovani dell’industria moderna e in secondo luogo volevamo trovare assieme a loro un simbolo innovativo che potesse rendere l’idea della grande trasformazione che hanno vissuto le nostre imprese”, spiega il presidente di Assoimprenditori, Stefan Pan.
Con un valore aggiunto del 23 per cento sul totale provinciale e 45 mila occupati dipendenti, il settore manifatturiero è il motore dell’economia altoatesina. “Far capire in primo luogo ai giovani le potenzialità che offre questo settore è fondamentale: nell’industria si trovano posti di lavoro altamente qualificati, internazionali e con una remunerazione più alta della media”, ricorda Pan.
Il presidente di Assoimprenditori ha sottolineato l’importanza della collaborazione con la Libera Università di Bolzano: “Il rapporto è molto stretto e le iniziative comuni sono sempre più numerose. Siamo convinti che rafforzare il legame tra ateneo e imprese comporti un vantaggio competitivo sia per i giovani, a cui viene facilitato l’ingresso nel mondo del lavoro, sia per le aziende, che hanno interesse a inserire al loro interno i nuovi talenti”.
Gli studenti hanno risposto con progetti molto interessanti che partono da approcci diversi: dall’evoluzione tecnologica allo sviluppo industriale passando per la localizzazione spesso decentrata delle zone produttive. “Quello di pensare ad un nuovo simbolo stradale per le zone industriali ha rappresentato una sfida stimolante per studentesse e studenti che hanno così potuto confrontarsi con un progetto pratico con l’economia del territorio”, afferma Upmeier.
Gli elaborati degli studenti sono affissi nella sede di Assoimprenditori. Sulla pagina Facebook fin da subito si può votare il simbolo preferito tra i 18 presentati.