«Il risvolto turistico è sicuramente importante. Dal treno ci attendiamo anche una sempre maggiore integrazione con gli altri sistemi di trasporto, perché più possibilità e più infrastrutture utili ci sono, meglio funziona lo sviluppo del territorio», dice il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, che ha accolto a Calalzo di Cadore l’arrivo del treno da Roma. È stato il debutto ufficiale per un servizio turistico sperimentale che viaggia di notte dalla capitale al Cadore con l’obiettivo di portare i turisti a Cortina e sulle Dolomiti bellunesi.
«È un treno comodo che potrà crescere nell’offerta turistica. E per questo servizio – che fa tornare un treno diretto dalla capitale dopo 12 anni – ringrazio il Gruppo di Ferrovie dello Stato e Luigi Cantamessa, della Fondazione Fs italiane, che ha fortemente voluto questo treno» ha detto il presidente Padrin, presente alla stazione di Calalzo insieme a una folta rappresentanza di sindaci e amministratori cadorini. «La valenza turistica sta anche nelle potenzialità di un trasporto integrato gomma-ferro in grado di andare oltre Calalzo e raggiungere le aree delle nostre Dolomiti. Mi auguro che dopo il Roma-Calalzo, che – lo dico con una punta di orgoglio – ha portato il nome del Cadore sui tabelloni della stazione Termini, si possa arrivare anche al Milano-Calalzo. E si possa migliorare sempre il servizio agli utenti, non solo in ottica turistica ma anche a beneficio delle comunità locali. Perché è questo che serve alla montagna: servizi efficaci e efficienti».
Il primo viaggio
Alla presentazione del viaggio inaugurale hanno partecipato il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il ministro del Turismo Daniela Santanchè, l’amministratore delegato del gruppo Fs Italiane Luigi Ferraris, l’amministratore delegato di Trenitalia Luigi Corradi e l’amministratore delegato di FS Treni Turistici italiani Luigi Cantamessa.