Un Candy Crush dell’immondizia: così i nativi digitali imparano la difesa ambientale (giocando)

Il canale Internet, un punto debole per le scuole a causa del loro difficile accesso alla rete, diventa un punto di forza per parlare a un pubblico di giovanissimi: più del 75% dei ragazzi da 11 a 13 anni e più dell’88% dei teenager da 14 a 17 anni accede a Internet tramite PC, smartphone e tablet. Inoltre per circa il 60% di loro, il gioco è l’attività principale svolta online.
Divertimento e nuove tecnologie possono fare molto, insieme, per l’educazione ambientale: un sistema efficace per raggiungere in modo capillare i giovani cittadini e porre le basi per un radicale cambiamento negli stili di vita e nei comportamenti.

Una tappa del progetto

Una tappa del progetto

circoliamo3Arriva in Veneto CircOLIamo, la campagna educativa itinerante del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati che fa tappa in sei province venete, all’interno del villaggio CircOLIamo. Si partirà martedì 17 da Rovigo, in piazza Vittorio Emanuele, alle ore 11.30. Gli incontri rappresentano delle tappe fondamentali della campagna educativa itinerante organizzata con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e di Anci, che nell’arco di due anni toccherà tutti i capoluoghi di provincia italiani allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le amministrazioni locali sul corretto smaltimento dei lubrificanti usati e ottimizzarne la raccolta: basti pensare che 4 chili circa di olio – il cambio di un’auto – se versati in mare posso coprire una superficie grande quanto un campo di calcio.

Dalle 9 alle 11.30, all’interno del villaggio CircOLIamo, è previsto l’incontro con i ragazzi delle scuole, che parteciperanno agli educational loro dedicati; si fermeranno al villaggio allestito dal Consorzio e giocheranno a “Green League”, il primo social game finalizzato all’educazione ambientale.

circoliamo2È inoltre prevista la realizzazione di un concorso con premi in denaro per le scuole che parteciperanno con i loro gruppi. Per far pratica basta andare sul sito dei giochi: con Garble ad esempio – ispirato a giochi di successo come Bejuweled e Candy Crush – occorre mettere insieme rifiuti dello stesso tipo e accumulare punti creando combinazioni di rifiuti.

Gli utenti, possono iscriversi alla piattaforma – tramite il sito www.greenleague.it o scaricando l’app COOU GreenLeague – e grazie ai tornei organizzati periodicamente, saranno gradualmente incentivati ad aggregarsi in gruppi. Il sistema è una metafora di come piccole comunità per esistere consumano risorse e lo scopo del gioco è contrastare questa tendenza, rigenerando e diminuendo le materie utilizzate. I punti green accumulati nelle prove individuali e collettive sono conteggiati per far guadagnare status sempre più elevati ai partecipanti. Durante il gioco, i ragazzi ricevono suggerimenti, pillole informative, quesiti e curiosità relativi ai comportamenti corretti nella gestione dei rifiuti. Il metodo funziona: GreenLeague ha conquistato finora oltre 200mila visitatori del sito e 110mila partite giocate.
Nel 2015 il Consorzio – che coordina l’attività di 73 aziende private di raccolta e di 4 impianti di rigenerazione – ha raccolto in tutta Italia 167.000 tonnellate di olio lubrificante usato, un dato vicino al 100% del potenziale raccoglibile.