Il welfare della dolce attesa e quello in bicicletta: le aziende – premiate – che investono nel benessere dei dipendenti

Ci sono anche sette piccole e medie aziende venete e due del Friuli-Venezia Giulia fra le aziende che si sono aggiudicate il titolo di Welfare Champion, per aver raggiunto il rating più alto per il livello di welfare aziendale adottato. È quanto emerge dal Rapporto 2019 – Welfare Index PMI, promosso da Generali Italia con la partecipazione delle maggiori confederazioni nazionali (Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato e Confprofessioni) che per il quarto anno ha analizzato il livello di welfare delle imprese italiane. Su 1.543 aziende del Nord-Est che hanno partecipato, 598 hanno sede in Veneto e 145 in Friuli-Venezia Giulia.

Welfare Index PMI ha monitorato le iniziative delle imprese di tutti i settori produttivi e di tutte le classi dimensionali (da meno di 10 fino a 1000 dipendenti) in dodici aree: previdenza integrativa, sanità integrativa, servizi di assistenza, polizze assicurative, conciliazione vita-lavoro, sostegno economico, formazione, sostegno all’istruzione di figli e familiari, cultura e tempo libero, sostegno ai soggetti deboli, sicurezza e prevenzione, welfare allargato al territorio e alle comunità.

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Nel corso dell’evento di presentazione del Rapporto 2019, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio, sono state premiate due delle migliori iniziative di welfare In Friuli VG: Brovedani Group SpA (San Vito al Tagliamento, PN) e Soc. Coop. Dopo di Noi (Flambro di Talmassons, UD) che aiuta le persone svantaggiate, attraverso attività agricole, a intraprendere un percorso finalizzato all’inserimento lavorativo, in un contesto rurale e protetto e con un bassissimo stress psicologico.

Per il Veneto sono state premiate B+B International Srl (Montebelluna, TV), sofware house che offre alle dipendenti in dolce attesa supporto in ogni momento della maternità, anche dopo il parto e modelli di smart working per i dipendenti che ne hanno bisogno; Fonderie di Montorso Spa (Montorso vicentino, VI); Gruppo SAVE (Tessera, VE) che da quest’anno si è dotata di una figura di consulenza per prevenire, gestire e risolvere casi di molestie, mobbing e discriminazioni sul luogo di lavoro; Nep Srl Unipersonale (Camponogara); Performance in Lighting Spa (Colognola ai Colli, VR); San Marco Group (Marcon, VE); Selle Royale Spa (Pozzoleone, VI) il cui welfare aziendale è basato su una serie di convenzioni create sulle esigenze dei dipendenti.

Il NordEst è al primo posto della classifica per percentuale di aziende attive per il welfare aziendale, con il 51,2% di Pmi che coprono almeno 4 aree della classificazione Welfare Index contro una media nazionale del 45,9%, e il 21,8% di PMI molto attive (6 aree su 12) rispetto a una media nazionale del 19,6%.

“In quattro anni con Welfare Index PMI abbiamo ascoltato gli imprenditori del nostro Paese, con 15 mila interviste, e abbiamo visto una crescente consapevolezza dell’importanza del welfare – dice Marco Sesana, Country Manager & Ceo Generali Italia e Global Business Lines – Il Rapporto 2019 ci restituisce una fotografia unica: il welfare ha successo se è un progetto d’impresa coerente e strategico che parte dall’ascolto dei dipendenti. In Generali il welfare, da sempre parte integrante del nostro business di assicuratori, è una priorità strategica: dall’ascolto delle nostre 15 mila persone abbiamo costruito uno dei più completi e innovativi programmi di welfare in Italia. E mettiamo queste nostre competenze e la nostra innovazione nel welfare a disposizione di imprese e lavoratori”.

I risultati del Rapporto 2019 evidenziano che il tasso di iniziativa nel NordEst è quasi sempre superiore alla media italiana in tutte le 12 aree del welfare esaminate, con particolare rilevanza per sanità integrativa (43%), servizi di assistenza come check-up e prevenzione (17,2%) e conciliazione vita-lavoro e sostegno ai genitori (45,9%). In particolare, le Pmi del NordEst si distinguono per un’elevata proattività: ben il 71,7% ha iniziative di welfare aggiuntive a quelle previste dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, contro una media nazionale del 66,2%.

Nel 2019 le imprese Welfare Champion, che hanno ottenuto le 5 W del rating Welfare Index PMI, sono salite a 68 (più che triplicate rispetto al 2017). Lavanderia aziendale e spesa a portata di app, poliambulatorio con servizio infermieristico e specialistico a disposizione dei dipendenti e delle loro famiglie, orari flessibili per le mamme e i papà, sostegno alla formazione dei figli dei dipendenti, sono alcune delle migliori iniziative di welfare premiate da Generali Italia.

Belle storie

Fra le aziende premiate in Veneto c’è B + B International di Montebelluna, Treviso, in particolare per il programma dedicato alle mamme in attesa chiamato “Fiocchi in B+B” che offre supporto in ogni momento della maternità.

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Rating: Welfare Champion
Aree di welfare più presidiate:
• Previdenza integrativa
• Cultura e tempo libero
• Sicurezza e prevenzione
degli incidenti
• Sostegno all’istruzione
di figli e familiari
• Sanità integrativa
Dipendenti: da 31 a 50
Settore: Industria

B+B International è una software house fondata nel 1993. Molta attenzione viene data alla maternità con un progetto dedicato “Fiocchi in B+B”, un programma di conciliazione vita e lavoro per le mamme in dolce attesa diventato parte integrante del Regolamento aziendale: gestione della burocrazia necessaria per attivare la maternità, pratiche per i vari bonus concessi dalla legge (maternità, asilo nido), rimborsi sanitari previsti dal fondo di categoria.
Supporto anche durante tutto il periodo di maternità e al rientro con colloqui di orientamento e disponibilità verso richieste di maggiore flessibilità e part-time. Da due anni è attiva la piattaforma di flexible benefit: l’azienda versa un credito welfare per i propri dipendenti slegato però dai premi di risultato. I collaboratori sono stati suddivisi per tipologia (single, sposati con figli, sposati senza figli, genitori single) e a ciascuna tipologia è stato versato un credito welfare dedicato con dei servizi creati appositamente per le loro esigenze, dalla formazione propria a quella dei figli, rimborso asilo nido, assistenza, cultura e tempo libero.
In generale, un ampio programma di conciliazione che prevede lo smart-working per tutti quelli che ne hanno bisogno (in particolare per chi abita lontano), concessione part-time o riduzione orario, flessibilità in entrata o uscita. Dal 2018 sono stati inseriti nel piano welfare anche il Microcredito e lo Screening per il tumore al seno a carico dell’azienda.

L’assistenza sanitaria offerta è più ampia del piano base di categoria: prevede rimborso spese ed è attiva una convenzione con un centro di medicina per programmi di prevenzione che non rientrano nel fondo di categoria. Attive anche convenzioni con ristoranti, ottici, assicurazioni della zona.

“Il welfare è uno strumento utile per migliorare la vita dei nostri collaboratori e ciò si ripercuote sul clima aziendale e sulla produttività”, spiega Federica Gallina, responsabile Risorse Umane e Welfare

Welfare e sellini

In sella, più sani e più felici: nell’azienda specializzata “i valori e la responsabilità dell’azienda sono alla base delle scelte per la salute dei dipendenti e della comunità”.

Rating: Welfare Champion
Aree di welfare più presidiate:
• Sanità integrativa
• Previdenza integrativa
• Formazione
per i dipendenti
• Servizi di assistenza
• Integrazione sociale
e sostegno ai soggetti
deboli
Dipendenti: da 251 a 500
Welfare Index PMI 2019: Menzione speciale Salute e Assistenza
Settore: Industria
“Due sono le grandi motivazioni alla base di tutte le nostre iniziative in ambito welfare: i valori della famiglia fondatrice e l’idea di un mondo socialmente responsabile”, dice Monica Savio, Corporate
Communication and People Development di Selle Royal, azienda fondata nel 1956, produzione di sellini per biciclette. Da anni è partner delle principali case che producono biciclette, aggiudicandosi anche molti premi per il design dei suoi sellini. Alla guida dell’azienda oggi c’è la seconda generazione.

selleLa politica di welfare aziendale è stata integrata nella visione globale di Selle Royal tesa a promuovere e sostenere l’attività sportiva e una vita sana ed equilibrata. Alla base di questo progetto i valori della famiglia fondatrice e l’idea di un mondo socialmente responsabile.
Quello di Selle Royal è un welfare territoriale, costruito su una serie di convenzioni basate sulle esigenze dei dipendenti che vengono rilevate attraverso questionari.

Il welfare è inserito in una cornice più ampia: il progetto di Responsabilità Sociale dell’impresa iCARE, che prevede una pubblicazione annuale per dare visibilità sia ai progetti dell’anno precedente sia alle convenzioni per l’anno successivo.

Ogni anno ai dipendenti sono offerti gratuitamente analisi del sangue, check-up medico e controllo oculistico; una polizza sanitaria aziendale copre tutte le altre necessità. Ogni 15 giorni una dottoressa è a disposizione presso l’ambulatorio aziendale. Numerose poi le convenzioni del programma iCare, sia per i dipendenti che per i familiari.

Grande attenzione anche sul pranzo che viene preparato nella cucina privata dell’azienda da un cuoco con materie prime bio e a km zero. L’azienda ha promosso una campagna “sostituzione degli snack” con ceste di mele e bocce d’acqua ad accesso libero. Al programma iCare si aggiungono: l’attività gratuita di yoga in pausa pranzo, facilities all’interno dell’azienda (come spogliatoi, rastrelliere, docce…) e gli insegnamenti di esercizi e posture per uno stile di vita migliore da parte di esperti in materia.

Da segnalare in tema di welfare anche la scelta di SAVE, prima tra i gestori aeroportuali italiani – circa 1.200 addetti fra Treviso e Venezia- ha scelto di adottare la figura del “Consigliere di Fiducia”, in applicazione delle normative comunitarie, nazionali e regionali in materia di discriminazione sul posto di lavoro e di tutela della salute e della sicurezza.È il primo gestore aeroportuale a inserire una figura ancora poco diffusa (praticamente solo nel settore pubblico e in particolare in ambito universitario ci sono alcuni esempi).

E fra le aziende venete c’è anche chi mette a disposizione una casa al mare per le vacanze dei dipendenti.

Al mare nella casa messa a disposizione dall’azienda: è il welfare del colorificio