Made in Trentino il foglio virtuale che risparmia la carta e fa viaggiare veloci le correzioni (ma senza spostarsi di un metro)

«Per un progetto edile o lo schema di un macchinario si sprecano chili e chili di carta, senza contare che a ogni minima modifica si deve tornare a stampare tutto. E si spendono tempo e benzina per incontrare il resto del team e vedere se le variazioni saranno approvate: chilometri e chilometri». Daniel Tomasini si è messo al lavoro nel 2012, insieme al gruppo di Practix (spin-off della Fondazione Bruno Kessler, ente di ricerca della Provincia autonoma di Trento) che da pochi giorni ha scelto come propria sede il nuovo Polo della Meccatronica di Rovereto. Il risultato, ora arrivato sul mercato si chiama Drafttrade: un foglio virtuale che permette di rivedere e modificare i progetti anche a distanza e senza dover utilizzare fogli cartacei.

Practix, il team di lavoro

Practix, il team di lavoro

Gli utenti lavorano ognuno alla propria scrivania e sono costantemente aggiornati sulle modifiche apportate dai colleghi, ovunque questi siano. «Il risparmio economico è evidente», sottolinea Stefano Bonotto, altro socio di Practix. Per installarlo, è sufficiente un semplice pc, perché funziona con schermi touch, ma anche con mouse. «Una soluzione cloud per dover davvero fare a meno della carta quando si lavora con progetti edili e anche quando si progettano impianti meccatronici per costruire macchinari», spiegano Tomasini e Bonotto. Sul monitor si vedono le tavole, sulle quali si possono annotare appunti che poi vengono salvati e sono visibili anche agli altri utenti. «Così geometri, ingegneri, architetti, periti non devono continuamente incontrarsi. Ciascuno vede che cosa fa l’altro. È possibile anche lavorare contemporaneamente al progetto e vedere che cosa sta facendo l’altro in tempo reale: questo è il grande vantaggio rispetto ai sistemi di condivisione Dropbox e Skype».

Practix, il foglio virtuale

Practix, il foglio virtuale

Le varie versioni del progetto vengono salvate, in una sorta di report di tutte le annotazioni riportate da ciascuno. Rispetto alla carta, «Si possono vedere contemporaneamente – spiega Tomasini – un dettaglio ingrandito e la tavola con la visione d’insieme. Significa che nello stesso momento e su uno stesso supporto si può tenere sott’occhio il progetto su più scale di grandezza». A testare il software, collaborandovi, sono state finora due aziende trentine: Stain Engineering e Sws Engineering. «Hanno avuto un ruolo fondamentale. Ci hanno dato consigli. Loro hanno sperimentato, noi abbiamo osservato e apportato correzioni dove ci accorgevamo che era necessario», sottolinea Tomasini mentre Bonotto, laureato in Economia, fa due conti: «L’abbonamento annuale al software costa circa 200 euro a utente. Poniamo il caso di un’azienda edile di 30 addetti, che spende 10mila euro l’anno in stampe, più altre spese di viaggio: con il foglio virtuale e 5 o 6mila euro avrebbe a disposizione il software e potrebbe far incontrare il gruppo di lavoro su web, senza più trasferte».

Terminato il lavoro di ricerca e sviluppo in luglio, Drafttrade è appena stato messo sul mercato nella sua prima versione commerciale e i risultati stanno arrivando gradualmente. Per il futuro i due soci hanno le idee chiare: «Oltre all’uso negli studi di progettazione, lavoreremo a una declinazione a uso degli enti pubblici: per uffici tecnici, commissioni edilizie, mappe storiche o catasto».

Practix applicato all'uomo dei ghiacci

Practix applicato all’uomo dei ghiacci

Più in generale, gli schermi touch, non escludono lo sviluppo di applicativi per la gestione di aeroporti, per la difesa, per coordinare le unità di crisi. La stessa azienda ha anche creato il programma con cui al Museo archeologico dell’Alto Adige è possibile, da uno schermo touch, vedere i muscoli e lo scheletro dell’uomo dei ghiacci, le tracce che la vita preistorica ha lasciato sul corpo di Oetzi, e leggere le informazioni che descrivono ciò che gli è accaduto, ferite e infortuni inclusi.