Al cinema il primo film da vedere “a occhi chiusi” (sostenuto da Trentino film commission)

La storia vera di Giorgia e Giona, due giovanissime amiche non vedenti in cammino verso l’indipendenza. Non possono vedere ciò che le circonda, ma le paure, le emozioni, gli impegni che la vita impone sono eguali a quelle di tutti i loro coetanei. Dopo l’anteprima di Torino lo scorso 18 gennaio, arriva nelle sale italiane il 1° febbraio il documentario “Il colore dell’erba”, di Juliane Biasi Hendel, prodotto da Indyca e Kuraj con il sostegno del Mibact, di Trentino Film Commission, Piemonte Doc Film Fund e Rai 3 (Doc 3) e con il patrocinio dell’Uici – Unione italiana ciechi e ipovedenti. Edizione speciale per le sale, il film offre una esperienza sensoriale unica grazie alla costruzione di un vero e proprio paesaggio sonoro che rende il documentario visibile “a occhi chiusi”.

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Anche la locandina è una creazione artistica in rilievo, con la quale il pubblico potrà interagire. A Trento “Il colore dell’erba” sarà proiettato al Cinema Astra, lunedì 8 febbraio alle 19 e alle 20.30 e martedì 9 febbraio alle 17.30 e alle 19; lunedì alle 20.30, saranno presenti anche le due protagoniste.

“Il colore dell’erba” (qui la pagina Facebook con le proiezioni e i commenti) di Juliane Biasi Hendel è un film da guardare a “occhi chiusi”: frutto di un lavoro di oltre quattro anni, racconta la storia delle due amiche. Una passeggiata da sole fino a un lago diventa una sfida appassionata che le porta a misurarsi con se stesse. Un’impresa che è metafora dell’adolescenza, età rivoluzionaria in cui si lascia per la prima volta l’uscio di casa per affrontare il mondo in modo indipendente.

Giorgia e Giona mostrano come la ‘paura del buio’ riguarda tutti e diventano un esempio di come questa paura possa essere affrontata, qualunque sia la sfida, per riscoprirsi ancora più fortispiega la regista Juliane Biasi Hendel -. Mi piace scoprire nuovi mondi e anche l’adolescenza lo è: è un’età in cui la paura dell’ignoto invade e al tempo stesso spinge a conoscere il mondo. E Giorgia e Giona hanno un valore aggiunto per farci scoprire ancora di più queste emozioni”.

Giorgia è attiva, determinata e volitiva; Giona, al contrario, chiusa, riflessiva, timorosa. Ma l’avventura, anche se ha l’aspetto di una passeggiata, cambia le regole del gioco e le due amiche scopriranno di avere in sé doti e potenzialità sino ad allora sconosciute.

colorerba2Ideato per essere percepito anche da un pubblico di non vedenti, il film si avvale del contributo del sound designer Mirco Mencacci, istituzione nel mondo del sonoro e anch’egli non vedente, già collaboratore di Marco Tullio Giordana, Ferzan Ozpetek e Michelangelo Antonioni. Mencacci ha creato assieme alla regista e il team Indyca un universo sonoro che restituisse il mondo non solo fisico ma anche emotivo delle sue giovani protagoniste nel quale immergere gli spettatori e che, per la prima volta al cinema, permette di unire nella visione persone vedenti e non vedenti.
L’immagine della locandina creata dal grafico Daniele Catalli, è un’altra particolarità di questo progetto sperimentale: vera e propria opera artistica realizzata in edizione limitata, anche la locandina è stata pensata per rivoluzionare il concetto di immagine permettendo al pubblico di interagirvi.

Il cinema offre molte opportunità ai territori che investono in questa industria: dal 2011 ad oggi il rapporto tra finanziamenti erogati da Trentino Film Commission tramite il Film Fund e l’indotto generato è cresciuto costantemente. Nel 2015 sono state 20 su 50 le domande accolte nel corso dell’anno e 847mila euro il totale dei contributi assegnati: a fronte di questo impegno, il ritorno economico minimo garantito sul territorio (spesa diretta) supera i 2,4 milioni mentre il totale dell’indotto complessivo previsto è di 3,6 milioni. Secondo il report di Trentino Film Commission, le spese dirette effettuate sul territorio dalle produzioni realizzate a livello locale sono oltre quattro volte più alte dei finanziamenti erogati dalla Provincia autonoma di Trento attraverso il Film Fund.