La provincia investe sulle famiglie che risparmiano per mandare i figli all’università

La Giunta provinciale di Trento – su proposta del presidente e dell’assessora all’università – ha dato il via libera ad un piano di accumulo finanziario compartecipato dalla Provincia stessa: un sostegno alle famiglie che risparmiano per l’iscrizione dei figli all’università. L’obiettivo è incrementare le iscrizioni dei ragazzi trentini all’università incoraggiando il risparmio delle famiglie da destinare a questo scopo.

La novità – che si somma alle altre misure assunte dalla Provincia per favorire la prosecuzione degli studi dopo il diploma superiore – riguarda un contributo provinciale per stimolare la creazione, da parte delle famiglie, di un piano di accumulo di capitale da destinare al sostegno delle spese universitarie del giovane, fin dal termine della scuola media, quindi anche per tutti e 5 gli anni che precedono l’iscrizione all’università, nazionale o estera. A beneficiarne saranno gli studenti residenti in Trentino da almeno 3 anni, con una condizione economica familiare Isee fino a 29mila euro, non beneficiari di borsa del diritto allo studio universitario.

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I versamenti della famiglia, in un conto corrente dedicato, un libretto di risparmio o altro analogo deposito vincolato, potranno essere effettuati per un periodo di 3, 4 o 5 anni. E’ previsto il versamento di una quota minima e anche di un tetto massimo. Il contributo della Provincia, a sua volta, è rapportato a quanto accumulato dalla famiglia, all’Isee e al fatto che lo studente sia iscritto in sede (cioè a Trento) o sia fuori sede/pendolare (in altra università italiana o all’estero).

Gli obiettivi della Provincia in questo ambito sono chiari: incrementare gli iscritti all’università, nella convinzione che ciò porti dei benefici sia di carattere sociale, la crescita culturale è di per sé un valore e un “capitale sociale”, sia economico, in termini di crescita della competitività del territorio nel suo complesso; sostenere – in maniera differenziata a seconda dei redditi – tutti i giovani che intraprendono un percorso di studi; favorire una maggiore compartecipazione delle famiglie al sostegno dei costi dell’istruzione universitaria, a partire dagli anni precedenti all’iscrizione all’università.

laureaIn sostanza a certe condizioni – in particolare economiche – la Provincia erogherà un sostegno integrativo a quanto messo da parte dalla famiglia. L’importo è calcolato su base annua: minimo 600 euro all’anno per un periodo di accumulo di 5 anni, che diventano 750 per 4 anni o 1000 per 3 anni; lo stesso dicasi per il versamento massimo, rispettivamente di 1200, 1500 o 2000 euro. Il contributo provinciale verrà erogato in tre rate annuali. Per la conservazione del beneficio (erogazione delle rate successive alla prima) il beneficiario dovrà conseguire nell’anno accademico di riferimento i livelli di merito che saranno definiti.

E’ previsto anche un piano di compartecipazione differenziato per consentire un avvicinamento alla nuova misura da parte degli gli studenti che si iscrivono ad un percorso di studi di formazione accademica o non accademica dall’a.a. 2017/2018 (e successivi fino all’entrata a regime della misura) e che pertanto non avranno avuto un arco temporale almeno triennale per la costruzione del patrimonio finanziario.