Come ristrutturare e rilanciare una azienda: un workshop gratuito al Cuoa (e una storia esemplare di resilienza)

Lunedì 15 ottobre, dalle 17 alle 19, nella sede di Villa Valmarana Morosini di Cuoa (tra le più importanti Business School italiane, da 60 anni svolge attività di formazione e diffusione della cultura imprenditoriale e manageriale, rivolta a imprenditori, manager, professionisti e giovani neolaureati) è in programma un focus sull’importanza del rinnovamento e del rilancio aziendale.

Ridefinire i modelli di business, organizzativi e industriali è sempre più decisivo per l’adattamento dell’azienda ai nuovi mercati e soprattutto a seguito delle tensioni economiche e finanziarie che hanno caratterizzato il sistema economico. Per questo, le professionalità del CUOA vengono incontro alle necessità delle aziende in difficoltà predisponendo un momento di alta formazione totalmente gratuito, durante il quale verrà presa ad esempio una case history esemplare.

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“Gestire processi di ristrutturazione e rilancio aziendale è un mestiere da specialisti – spiega Francesco Gatto, responsabile di CUOA Finance – Il ruolo del professionista in questi casi è quindi estremamente complesso; occorrono una profonda conoscenza del business aziendale e una capacità di gestire le variabili finanziarie, unite a solide abilità comportamentali assolutamente necessarie data la delicatezza di queste situazioni”.

“Nell’attuale economia, le imprese sperimentano con una certa frequenza alti e bassi. –  sottolinea Paolo Gubitta, direttore scientifico CEFab CUOA – Per affrontare queste situazioni, è necessario dotarsi di competenze per gestire in modo adeguato e tempestivo delle situazioni impreviste”.

L’evento è realizzato in collaborazione con Imprese Resilienti, il progetto di ricerca promosso da CEFab by CUOA per prendere in esame le imprese che, dopo aver vissuto periodi di forte shock, hanno saputo avviare processi di ristrutturazione e strategie di rilancio. Senza nascondere le difficoltà che hanno dovuto affrontare per rialzarsi, queste aziende, oggetto di studi e ricerche del CEFab, sono l’Altra Italia, che merita di essere studiata e raccontata, perché dimostrazione della capacità alla resistenza, all’adattamento e al rinnovamento che qualifica un certo tipo di tessuto industriale italiano.

L’evento è gratuito, previa registrazione: tutte le informazioni sono qui:  https://www.cuoa.it/ita/eventi/evento/traiettorie-e-orizzonti-nei-processi-di-rilancio-aziendale.

Qualche mese fa, in un precedente incontro, la storia al centro dell’attenzione è stata quella della Valente srl di Campodarsego e della strategia di ristrutturazione e rilancio seguita alla crisi del 2012. Sono state analizzate le cause che Alessandro Valente, direttore generale, ha indicato per spiegare la crisi dell’azienda di famiglia (guidata insieme ai fratelli Alberto ed Edoardo), passata da un fatturato di 23,2 milioni di euro e una perdita di 2,8 nel 2011, a un fatturato di 13,5 milioni (-42%) e una perdita di 0,2 milioni nel 2013.

valente«Avevamo seguito un approccio all’internazionalizzazione non sufficientemente strutturato», ha raccontato l’imprenditore. Al momento della crisi (febbraio 2012), l’azienda esportava il 15% del fatturato, ma si muoveva senza un progetto strutturato sui mercati internazionali e questo ha impedito di cogliere le opportunità oltre confine, che avrebbero permesso di sostenere l’azienda nel periodo della crisi. «Abbiamo compiuto degli errori nel processo di managerializzazione: invece di “delegare”, inconsciamente “sbolognavamo” le attività ai manager assunti dall’esterno». Per sostenere la crescita, i fratelli Valente avevano cominciato a strutturare un team manageriale, senza tuttavia dotare l’azienda di un’adeguata struttura di delega e controllo.

Qui c’è il resoconto completo della serata, di cui raccontiamo le battute finali: dalla crisi del 2012 sono passati sei anni difficili, che hanno prima messo l’azienda in sicurezza, per poi avviarla verso un percorso di crescita: “Un cambio di rotta possibile seguendo con disciplina il piano di ristrutturazione impostato da Adacta Advisory e governando le relazioni con i diversi stakeholder”. I risultati: nel 2017, il fatturato ha raggiunto  17 milioni di fatturato con un margine lordo di contribuzione del 14% e con stima di crescita del 20% per il 2018, mentre la presenza all’estero è salita al 40% nel 2017 e raggiungerà il 50% nel 2018.

Vedere una vita di lavoro messa a rischio genera sentimenti forti, come terrore e frustrazione, ma poi arrivano consapevolezza e voglia di riscatto. Qui il video della testimonianza

Il workshop di lunedì 15 si aprirà con i saluti di Francesco Gatto, responsabile CUOA Finance e di Paolo Gubitta, rirettore scientifico CEFab by CUOA e docente Università degli Studi di Padova, cui seguirà la relazione di Maurizio Castro, direttore scientifico Executive Master CUOA in Crisis & Change Management, il quale esporrà una relazione sulla gestione del change management dal punto di vista di un Temporary Manager nel momento del risanamento aziendale.

A seguire Nicola Polato, Responsabile Advisory/Investment Manager presso Friulia Veneto Sviluppo SGR, parlerà dei vantaggi di un contributo come quello del private equity in un’operazione di rilancio aziendale.