Jesolo riparte con un brindisi, ma Caribe Bay salta un turno: tornerà con l’estate 2021

Come si temeva, l’accorciamento della stagione legato alle misure di contenimento dell’epidemia da coronavirus, e l’incertezza, rendono difficile – e in alcuni casi nemmeno sostenibile o conveniente – ripartire.

“Torneremo rinnovati, con nuove attrazioni, con altre novità e con ancora più voglia di fare divertire i nostri ospiti. Ma nel 2021. Per ora ci dobbiamo fermare. E’ una decisione sofferta, ma inevitabile”. Sono le parole con le quali Luciano Pareschi, che con la moglie Carla Cavaliere ed i figli, gestisce il Parco a tema acquatico più premiato d’Italia, comunica la decisione di non aprire Caribe Bay per l’estate 2020.  Parco che, con i suoi 220 addetti, è la più grande impresa di Jesolo. Si tratta del primo stop, dopo trent’anni di ininterrotta attività e di una crescita esponenziale delle attrazioni e degli spettacoli, al punto da essersi guadagnato per ben dodici volte (su diciotto edizioni), il premio come migliore parco d’Italia ai Parksmania Awards, ed essere risultato tra i primi sette parchi ai Park World Excellence Awards 2019 nell’area Emea (Europa Medioriente e Africa).

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“Ed anche in vista di questa nuova estate, avevamo previsto altri interventi, in quel progetto di crescita che ogni anno ci porta a fare importanti investimenti”, aggiunge Pareschi. Il cantiere aperto lo scorso ottobre riguarda un’opera di rinnovamento e potenziamento nei servizi e nelle attrazioni dell’area dedicata ai baby ospiti ed alle famiglie: Laguna Bay, un’area di 10mila mq, con un investimento complessivo (distribuito in tre anni), di 5 milioni di euro.

Ed una delle principali cause alla base della decisione di non aprire per l’estate 2020 è proprio legata a questo cantiere. “L’emergenza sanitaria, con tutto quello che ne è conseguito anche per le attività economiche – spiega ancora Luciano Pareschi – ci ha costretto ad interrompere i lavori, come avvenuto per altri cantieri della città. Quando finalmente ci è stato dato il via libera per riavviare l’opera, ormai era troppo tardi: con i tempi necessari al completamento, avremmo dovuto aprire il Parco praticamente alla fine di agosto”.

caribe-bay-16Senza contare la difficoltà a gestire un parco di 80mila mq, con le sue 27 attrazioni ed i 7 spettacoli, con le restrizioni imposte dai protocolli del Governo. “Avrei dovuto assumere molti più dei 220 collaboratori normalmente in organico per riuscire a garantire i controlli”, ha ricordato il titolare di Caribe Bay, la più grande azienda di Jesolo. “Inoltre, tutte le nuove regole per la gestione delle attività, per garantire la sicurezza degli ospiti e del personale, avrebbero tolto la “magia” del nostro Parco: senza spettacoli, con l’accesso contingentato alle attrazioni, con le limitazioni ad alcune attività… quale tipo di divertimento avremmo potuto assicurare ai molti ospiti? Avremmo rischiato di rovinare il frutto dei tanti sacrifici fatti in questi anni per fare crescere Caribe Bay e farlo diventare il Parco che tutti amano”.

Da qui la decisione di non aprire per l’estate 2020. “Una decisione molto sofferta, anche per i nostri dipendenti, molti dei quali ci accompagnano ormai da diversi anni: ma non era possibile fare diversamente. Posso, comunque, assicurare che torneremo per l’estate 2021 con tante novità e con l’immutata voglia di stupire e divertire”. Per quanto riguarda i biglietti già acquistati con le varie promozioni, è possibile richiedere un voucher (così da potere usufruire del Parco alla prossima apertura), oppure il rimborso completo.

Un brindisi per ripartire

Con l’apertura di buona parte degli stabilimenti balneari prevista per questo fine settimana, Jesolo si prepara ad avviare ufficialmente la stagione balneare 2020. Una estate che si preannuncia complicata, come mai nessuno avrebbe immaginato, ma che vede ancora una volta gli imprenditori del turismo rispondere “presente”, pronti ad accogliere i suoi ospiti, a cominciare da quelli italiani, auspicando di potere abbracciare presto anche quelli d’oltre confine.

Per dare anche un segnale di unità e di voglia di ricominciare, Unionmare Veneto e Associazione Jesolana Albergatori, assieme a Federconsorzi, in collaborazione con lo Stabilimento Manzoni, hanno deciso di organizzare un brindisi beneaugurante.

E’ stato deciso di farlo allo Stabilimento Manzoni, corrispondente dell’omonima piazza, come simbolo di questa ripresa: è stato, infatti, il primo ad organizzarsi per la ripresa ed è quello che ha fatto, già da tre anni, degli investimenti strutturali oggi importanti in fatto di sanificazione degli ambienti in spiaggia.

Il brindisi si terrà sabato 30 maggio alle 11 allo Stabilimento Manzoni.