Effetto Mengoni sulle prenotazioni per il mare di Bibione

C’è un effetto Mengoni su Bibione: è legato alla data zero dell’artista, con l’allestimento del concerto e la permanenza del cantante per qualche tempo nella località al fine di perfezionare lo show che girerà poi per l’Italia.

Mengoni, vincitore di Sanremo e con una tournée negli stadi che ha già registrato il tutto esaurito a Salerno, Bari, Bologna e a Milano ha aggiunto una nuova data al Circo Massimo. Il concerto, presentato da Fvg Music Live e VignaPR in collaborazione con il Comune di San Michele al Tagliamento, si terrà sabato 17 giugno e al momento ci sono ancora alcuni posti disponibili.

L’annuncio del concerto ha subito fatto muovere le prenotazioni del reparto alberghiero come conferma Adamo Zecchinel, presidente di ABA, l’Associazione Bibionese Albergatori: «Appena uscita la data si è subito mosso l’intero weekend. In questo momento le prenotazioni si sono assestate ma sicuramente ci sarà un nuovo incremento nell’ultimo mese, con l’avvicinarsi della data».

L’estate si avvicina

Se la stagione 2022, a detta di tutti, è stata la stagione dei record, quella del 2023 sembra profilarsi con margini di ulteriore miglioramento. E a questo si aggiunge la data zero, fissata per il 17 giugno allo Stadio Comunale, del live di Marco Mengoni, reduce dalla vittoria del Festival di Sanremo e ormai pronto a rimettersi in gioco per l’Eurovision Song Contest.

Le prenotazioni

Ancora una volta le prenotazioni viaggiano su binari paralleli. Da un lato le popolazioni di area tedesca amano da sempre giocare d’anticipo, assicurandosi un posto al sole, dall’altro gli italiani programmano con maggiore calma. Ma gli anni di pandemia hanno insegnato al turista nostrano che se i posti sono limitati c’è il rischio di trovare tutto esaurito e, già dal 2022, qualcuno ha iniziato a muoversi per tempo.

Giuliana Basso, presidente di Bibione Live parla di un trend positivo per il 2023, con prenotazioni da Austria e Germania consistenti che si indirizzano principalmente sulle case di vacanza. «Bibione vive molto sulle vacanze in strutture extra alberghiere, i turisti che scelgono gli hotel sono in realtà quelli che prenotano con minore anticipo», spiega Basso.

Gli appartamenti

E la conferma del trend positivo arriva infatti anche da Maria Santorso, presidente di Abit, l’associazione delle Agenzie Immobiliari Turistiche di Bibione. «Bibione è una città in cui il turismo d’appartamento produce il 50% della tassa di soggiorno. A differenza di molte altre località di vacanza, qui da noi sono circa 11mila le case che vengono tenute per le affittanze: questo garantisce un afflusso turistico molto importante».

Gli hotel

Le prenotazioni negli hotel all’inizio del 2023 stanno superando quelle del 2022. Lo rivela Adamo Zecchinel, presidente di ABA, l’Associazione Bibionese Albergatori. «A febbraio si registrava già un 8% in più rispetto allo scorso anno. I turisti cercano maggiori servizi, più specializzazione e qualificazioni, con le nostre 96 strutture siamo in grado di soddisfare ogni tipo di richiesta», spiega. «La permanenza media, per chi al mare sceglie di andarci in albergo, è di circa cinque o sei giorni».  Tra Pasqua e il 10 maggio tutte le strutture saranno riaperte.

I campeggi

Trend positivo anche secondo Alberto Granzotto, presidente Nazionale Faita Federcamping. Molte le prenotazioni pervenute da Austria, Germania, Svizzera e Danimarca. «Dopo un 2020 in cui abbiamo sofferto con la chiusura delle frontiere, il primo parziale recupero nel 2021 e una stagione che ha segnato un nuovo benchmark come quella del 2022, la partenza di quest’anno ci sta fornendo delle indicazioni anche migliori» afferma.

Gli eventi

Bibione si vive anche al di fuori dei tre mesi nel cuore dell’estate e questo attraverso tantissimi eventi, soprattutto sportivi, che ospita. «Anche quest’anno la partenza, già da Pasqua, e la fine della stagione saranno ricche di eventi, in particolare sportivi, e questo si riflette anche nel settore ricettivo», spiega Giuliana Basso.

L’occupazione

La stagione precedente, nonostante i risultati più che soddisfacenti ha preoccupato tutti gli operatori che hanno dovuto inventare soluzioni improvvisate alla mancanza di forza lavoro, ma quello che sembra essere cambiato, negli ultimi mesi, è l’atteggiamento delle persone che stanno dimostrando interesse per la stagione.

«Il trend è cambiato, sembra che ci sia una maggiore disponibilità da parte dei collaboratori. In questo momento, infatti, molte strutture sono quasi a posto con l’assunzione del personale. Negli ultimi anni la ricerca dei collaboratori si era fatta sempre più complicata e in alcuni casi avevamo dovuto accontentarci mentre quest’anno qualcuno sta effettuando selezioni tra persone che godono di una preparazione e che garantiranno quindi anche un innalzamento del livello del servizio che saremo in grado di offrire», spiega Giuliana Basso.

Per Zecchinel la crescente offerta di lavoro «non risolverà totalmente la problematica legata alla mancanza di specializzazioni, per la quale serve una formazione che deve essere effettuata a tutti i livelli per garantire uno standard adeguato».