Giovane e internazionale, la coop della lamiera che ha battuto la pandemia

Ci sono i numeri dell’ultimo bilancio di gestione 2022, ma ancora di di più ci sono i numeri dell’intero ultimo quinquennio, attraversato da una pandemia mondiale, a raccontare della capacità concreta di CLM – Cooperativa lavoratori metalmeccanici di Terrossa di Roncà (Verona) associata a Legacoop Veneto – di perseguire uno sviluppo continuo e progressivo: in cinque anni un aumento del 64% per il fatturato – passato dai 13,6 milioni di euro del 2018 agli oltre 22 milioni fatturati nel 2022 –, un Ebitda medio rimasto superiore a 1,6 milioni di euro e un incremento del numero di lavoratori e lavoratrici di ben 24 persone.

Un percorso di crescita e innovazione frutto pure del riuscito ricambio generazionale (la governance è oggi guidata dalla terza generazioni di soci, entrati quando i soci fondatori erano giunti a fine carriera) e dell’attenzione alla formazione continua degli addetti, nonché del vincente modello cooperativo che si traduce anche nell’inclusione e nella promozione di processi partecipativi tra i soci, nell’equità della determinazione delle retribuzioni, nella remunerazione dei capitali investiti, nella valorizzazione dell’apporto lavorativo (scambio mutualistico) attraverso l’istituto dei ristorni sugli utili.

Giovani e internazionali

CLM nel 2022 ha toccato il traguardo dei 22,3 milioni di euro: l’ultimo bilancio da poco presentato segna un +28% rispetto al 2021. Positivo anche il saldo occupazione con un incremento del 5% degli addetti, saliti a 128. E in un momento di scarsità di talenti e nuove leve la cooperativa, da sempre un punto di riferimento per il territorio e la comunità, continua ad attrarre i giovani provenienti da scuole di formazione professionale e istituti tecnici locali che accoglie in stage e integra poi con contratti di apprendistato e di assunzione a tempo indeterminato. Contro ogni discriminazione CLM ha integrato lavoratori di diverse nazionalità e culture (albanese, bosniaca, brasiliana, colombiana, ghanese serba e indiana) e alcuni di loro oggi sono diventati soci.

In crescita

All’ultima assemblea, lo scorso venerdì 26 maggio, ai soci (circa 100 soci lavoratori e 10 sovventori) riuniti  per l’approvazione del bilancio si è condiviso il percorso di crescita della coop, che vanta una posizione di spicco nel settore della lamiera. Un’occasione per fare il punto su quanto finora raggiunto di quell’ambizioso piano di sviluppo lanciato proprio nel 2022, quando la cooperativa industriale ha festeggiato 45 anni di attività dando il via a una serie di importanti interventi per investimenti complessivi pari a oltre 3 milioni di euro.

Investimenti resi possibili grazie all’accompagnamento di Legacoop Veneto e al sostegno finanziario di 1,9 milioni da parte di CFI (Cooperazione Finanza Impresa), investitore istituzionale delle centrali cooperative, partecipata e vigilata dal Ministero delle Imprese e del made in Italy. Il piano di lavori, che saranno completati nei prossimi mesi, ha visto la quasi completa riorganizzazione del layout produttivo tramite l’ampliamento dello stabilimento principale per ulteriori 2400 metri quadrati (con una nuova area di carico e scarico sul fronte logistico), la coibentazione di tutto lo stabile e l’installazione di un impianto fotovoltaico, in linea con le politiche aziendali di riduzione dell’impatto ambientale e di efficientamento energetico.

Nuove tecnologie

Il nuovo assetto prevede a breve anche l’introduzione di robot collaborativi e cobot e di veicoli a guida automatizzata per la gestione dei magazzini già automatici. Tutto questo consentirà un efficientamento e incremento della produzione, come avvenuto per la vicina sede di Monteforte d’Alpone, completamente 4.0 già da alcuni anni.

«I risultati raggiunti sono frutto del grande impegno del gruppo dirigente e di tutti i soci lavoratori – ha detto il presidente di CLM Gianluca Turri –. Oggi presentiamo il primo fondamentale passo del piano di crescita progettato ancor prima della pandemia. I nuovi spazi, la cui riorganizzazione ha visto un processo partecipativo che ha coinvolto tutti i soci, ci daranno la possibilità di ammodernare l’intero stabile, allineandolo a standard più elevati di qualità dell’ambiente lavorativo, e di programmare il nostro percorso di crescita futuro verso ulteriori traguardi sia economici che sociali».

Devis Rizzo, presidente di Legacoop Veneto, intervenuto all’assemblea ha sottolineato: «Siamo di fronte a una impresa industriale di eccellenza. Una vera esperienza di successo in termini di capacità di rinnovamento e sviluppo e di radicamento nel territorio, ma anche di efficacia del modello cooperativo, che vede il lavoro come strumento di dignità e autodeteminazione per ciascun individuo, e come pratica quotidiana di partecipazione e democrazia, insomma un vero laboratorio di comunità».

«Nei risultati economici e sociali, CLM si conferma un’esperienza di valore significativo per il territorio e per coloro che l’hanno vista crescere e consolidarsi con il proprio sostegno – ha aggiunto Luca Bernareggi, amministratore delegato di CFI –. A cominciare dai soci e dalle socie, che devono essere orgogliosi del lavoro fatto, e per finire gli strumenti che il mondo cooperativo e istituzionale, come CFI, mettono a disposizione per tali esemplari esperienze».

Qui c’è il codice etico di cui si è dotata la cooperativa.

 

Si parla di #AziendeaNordest. Potrebbero interessarti anche:

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