Premio “Sergio Amidei” a Gorizia si distingue dallo scorso anno per un virtuoso progetto che sposa cinema, sostenibilità e sensibilità sociale.
Il 42° Premio internazionale alla migliore sceneggiatura “Sergio Amidei” è in corso a Gorizia fino al 26 luglio. Anche quest’anno il Premio collabora con la Sartoria Sociale de La Collina Coop. Soc. che proprio attraverso il recupero e la valorizzazione di materiali tessili, sperimenta nuovi modelli di innovazione e inclusione sociale.
Per la 42° edizione la collaborazione diventa più significativa, con un lavoro di design basato sulla grafica del Premio, che parla di collaborazione e di contatto attraverso due linee colorate, riprese anche sul manico della borsa, che si intrecciano all’infinito, e rappresentano l’incrocio di due culture, di due paesi e di due città. E’ proprio questo il tema che la Sartoria Sociale di Gorizia vuole valorizzare, utilizzando diversi abbinamenti di colore nelle borse. Ognuna unica e indipendente, come fossero le tessere di un grande domino di piazza, il cui vero valore affiora soltanto entrando in contatto con tutte le altre, in un sottile gioco dalle sfumature collaborative e socializzanti. Tutte le borse sono realizzate con materiali di recupero e ogni accreditato ospite ne riceverà una. L’obiettivo della collaborazione è dunque un atto sociale, per dimostrare che eventi come il Premio Amidei possono essere veicolo per attività sociali inclusive e rispettose dell’ambiente.
Non solo: le borse-gadget, così come la grafica, omaggiano e anticipano il grande appuntamento del 2025 quando Gorizia e Nova Gorica, saranno insieme Capitale Europea della Cultura.
Il Premio
Il 42° Premio internazionale alla migliore sceneggiatura “Sergio Amidei” è organizzato dall’Associazione culturale “Sergio Amidei”, dal Dams – Discipline dell’audiovisivo, dei media e dello spettacolo, Corso interateneo Università degli Studi di Udine e Trieste, e dall’Associazione Palazzo del Cinema-Hiša Filma con il patrocinio della Federazione Italiana Cinema d’Essai FICE, di AGIS Tre Venezie, ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici) e Associazione 100autori.
Il cinema – è la tesi – prima di essere tale è immaginato, tradotto in parola. Da oltre 40 anni Gorizia celebra il cinema scritto attraverso i suoi più grandi sceneggiatori, contemporanei e del passato, nel solco del grande sceneggiatore e produttore cinematografico Sergio Amidei. Il Premio internazionale alla migliore sceneggiatura “Sergio Amidei” è un palcoscenico di proiezioni, incontri, approfondimenti, diffusione della cultura cinematografica internazionale. Lunga e molto prestigiosa è la lista dei giurati e degli ospiti che hanno portato lustro a Gorizia negli ultimi quattro decenni e ancora una volta, anche nel 2023, il Premio illuminerà l’estate goriziana con alcuni dei più importanti nomi della settima arte.
Dato l’apprezzamento delle passate stagioni, anche nel 2023 le proiezioni e gli incontri hanno luogo presso l’arena di Piazza Vittoria, nelle sale del Kinemax Gorizia e presso la Mediateca.GO “Ugo Casiraghi”, entrambi all’interno del Palazzo del Cinema – Hiša Filma e, novità, presso i locali di Casa Krainer in Via Rastello.
Indipendente
Il tema della 42° edizione è “INDIPENDENTE” ed è da questo concetto che è partito il graphic designer Leonardo Lenchig Andres (Graphic Opera), lavorando poi in sinergia con l’associazione “Sergio Amidei” per sviluppare insieme un’immagine che raccontasse del Premio, ma anche della città che lo ospita. “Il segno grafico ha diversi significati: l’intreccio degli eventi di una sceneggiatura che susseguendosi formano la storia, ma anche due culture, due Paesi, due città (GO 2025) che si uniscono in un percorso condiviso, condividendo punti di incontro”.
Il designer ha sintetizzato nel segno quanto contraddistingue i film indipendenti, un soggetto che si stacca dai consueti stereotipi dei vari generi cinematografici assieme al tratto importante che caratterizzerà tutte le edizioni del Premio fino al 2025, anno in cui Nova Gorica / Gorizia sarà Capitale Europea della Cultura ovvero la dimensione transfrontaliera.
I finalisti
I film che concorrono al Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura vengono scelti tra i titoli europei distribuiti durante la stagione cinematografica 2022-2023. Il Premio viene conferito alla sceneggiatura che più si distingue per originalità e per la capacità di sperimentare nuove formule narrative, oltre che per l’attenzione alla realtà sociale e ai temi emergenti del mondo contemporaneo.
Sette sono le sceneggiature che si contendono il Premio, selezionate dalla giuria composta dai registi Marco Risi e Francesco Munzi, dallo sceneggiatore e regista Francesco Bruni, dagli sceneggiatori Massimo Gaudioso e Marco Pettenello (recentissima entrata in giuria Amidei), dalla sceneggiatrice Doriana Leondeff, dall’attrice Giovanna Ralli (in foto) e dalla produttrice Silvia D’Amico:
La Stranezza (IT 2022, v.o., 103’) – sceneggiatura di Roberto Andò, Massimo Gaudioso e Ugo Chiti, regia di Roberto Andò – giovedì 20 in Piazza Vittoria
As Bestas (ES/FR 2022, vers. italiana, 137’) sceneggiatura di Rodrigo Sorogoyen e Isabel Pena, regia di Rodrigo Sorogoyen – venerdì 21 al Kinemax
Le 8 Montagne – (IT/BE/FR 2022, v.o., 147’) sceneggiatura e regia di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch – venerdì 21 in Piazza Vittoria
Forever Young – Les Amandiers (Les Amandiers, FR 2022, vers. italiana, 125’) sceneggiatura di Valeria Bruni Tedeschi, Noèmie Lvovsky e Agnès de Sacy, regia di Valeria Bruni Tedeschi – sabato 22 in Piazza Vittoria
L’ultima notte di Amore (IT 2022, v.o., 124’) sceneggiatura e regia di Andrea Di Stefano – domenica 23 in Piazza Vittoria
Il Signore delle Formiche (IT 2022, v.o., 130’) sceneggiatura di Gianni Amelio, Edoardo Petti e Federico Fava, regia di Gianni Amelio – lunedì 24 in Piazza Vittoria
L’Innocente – (L’innocent, FR 2022, vers. italiana, 99’) sceneggiatura di Louis Garrel e Tanguy Viel, regia di Louis Garrel – mercoledì 26 in Piazza Vittoria
Il 42° Premio internazionale alla migliore sceneggiatura “Sergio Amidei” attribuisce il Premio all’Opera d’Autore a Marco Bellocchio.
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