La rivincita della pesca veronese: si riprende l’Igp e brinda nel Bellini

Sono stati anni difficili per i coltivatori della Pesca di Verona, ma ora è tempo di rivincita. Dopo anni di vicissitudini di ordine agronomico e burocratico, il prodotto torna a fregiarsi della certificazione IGP.

In questo periodo i produttori – segnala Coldiretti Veneto – scoraggiati da un disciplinare ingessato assistevano a un mercato con i valori in picchiata e una produzione sotto attacco da parte di insetti killer e avversità climatiche, ma con il presidio costante della Coldiretti scaligera, che ha costituito un gruppo di lavoro formato da tecnici, produttori e dirigenti,  è stata restituita  l’identità alla pesca veronese.

L’iter del ripristino dell’Igp della Pesca di Verona si è concluso lo scorso 28 giugno con il Decreto n. 0337590 attraverso il quale il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida ha conferito a CSQA srl di Thiene l’incarico di ente certificatore. Il prossimo passo è la ricostituzione del Consorzio di tutela.

Per suggellare questo importante oggi, 1 agosto 2023 alle ore 12.30 a Palazzo Ferro Fini, il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti ha convocato la conferenza stampa di presentazione ufficiale del marchio. Presenti il consigliere regionale Filippo Rigo promotore dell’iniziativa, il presidente di Coldiretti Verona Alex Vantini e il direttore regionale Marina Montedoro, il presidente dell’Associazione Ortofrutta veneta Stefano Faedo.

E c’era anche un ambasciatore della bontà di questo frutto:  il Patron dell’Harry’s Bar Arrigo Cipriani, erede di Giuseppe, l’inventore del “Bellini”, cocktail che alla base ha proprio la polpa di pesca frullata. Il drink è tuttora una specialità stagionale servita non solo nel locale veneziano, ma anche in tutti i ristoranti del circuito diffusi in tutto il mondo.

Secondo i dati di Veneto Agricoltura la pesca è coltivata su una estensione regionale di 1.554 ettari e risulta in diminuzione del -6,9% rispetto al 2021. Quasi l’84% degli investimenti, si concentra nella sola provincia di Verona (1.265 ha). Nonostante la perdita di superfici, l’ottimo innalzamento delle rese ha portato a una produzione totale raccolta di nettarine e pesche di circa 31.400 tonnellate, con una crescita produttiva del +669,6% rispetto al 2021. E sempre Verona è la principale provincia per questa fruttifera che ha prodotto 25.632 tonnellate totali (+646,1%).

Il test qualità

Dunque la Pesca di Verona Igp ha supera il test del ‘Bellini’ proprio sotto lo sguardo attento del Patron dell’Harry’s Bar Arrigo Cipriani.

Il merito della riuscita nel Bellini è del frutto, della sua polpa e delle prestazioni organolettiche che permettono una buona conservazione assicurandone la distribuzione in tutte le stagioni. Ma i veri protagonisti del debutto del marchio a Venezia, sono stati i produttori veronesi, guidati dalla Coldiretti,  che con caparbietà hanno continuato a sostenere l’identità locale, preservandone le caratteristiche e tutelando l’origine attraverso la riconquista di una certificazione assegnata vent’anni fa e perduta nel tempo.

L’ortofrutta  nell’ultimo mese è il settore che dal punto di vista dei consumi registra un balzo del +20%. Un luglio bollente ha spinto gli italiani a ricorrere al refrigerio anche attraverso l’alimentazione con albicocche, meloni, cocomeri, cetrioli, pomodori ed insalate. A pesare sui raccolti di quest’anno ci sono però gli effetti del clima impazzito – ricorda Coldiretti. Il caldo afoso sta “bruciando” le coltivazioni nei campi con ustioni che provocano cali di produzione, dai peperoni ai meloni, dalle angurie all’uva, dai pomodori alle melanzane. Nel Nord Est la grandine ha colpito intere zone strategiche per l’agricoltura provocando danni irreparabili ai raccolti devastati da chicchi di ghiaccio grandi come palline da tennis.

 

Si parla di #AziendeinCampo. Potrebbero interessarti anche:

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