Torna a casa per un ex voto l’orologio del campanile sommerso di Curon

Curon Venosta, comune di 2.300 abitanti, conosciuto per la particolarità di confinare con due stati esteri (Austria e Svizzera) e di avere sul proprio territorio il lago artificiale per la cui realizzazione fu sacrificato l’antico abitato di Curon,  ricostruito più a monte. Un luogo suggestivo, che Netflix ha scelto per ambientare una serie Tv, una delle tante girate recentemente in Alto Adige.

Ora una storia, vera, si aggiunge alle molte già raccontate: è quella dell’orologio del campanile del lago di Resia, che ritorna a casa. Il campanile che affiora dal lago è un luogo simbolo dell’alta val Venosta. L’orologio della chiesa – datato 1721, sparito nel secondo dopoguerra in circostanze poco chiare proprio poco prima che il rilascio delle acque creasse il lago di Resia – tornerà a Curon grazie al collezionista sudtirolese Onkel Taa.

Un dono che è una sorta di ex voto, per un trapianto d’organo, recentemente ricevuto. Nel 1950 gli abitanti di Curon dovettero lasciare le loro case per fare spazio alla diga di Resia. Due villaggi, in tutto 163 case, furono sommersi dalle acque assieme ai prati circostanti. Tutte le abitazioni furono abbattute, solo il campanile restò in piedi e oggi viene immortalato da innumerevoli turisti che transitano per passo Resia.

«Un artigiano smontò l’orologio che sparì fino alla fine degli anni Ottanta, quando Onkel Taa lo ha scovato e acquistato in val Pusteria», spiega il giornalista Pichler Rolle. Karl Platino, in arte Onkel Taa, a Bad Egart a Tell, all’ingresso della val Venosta, nei pressi di Merano, nei decenni ha allestito nel suo ristorante un vero e proprio museo di Sissi. «Sono stato molto fortunato a trovare e acquistare questo orologio che in questi anni mi ha regalato tanta gioia e soddisfazione», racconta Onkel Taa.

Ora però qualcosa è cambiato. «Ho ricevuto un grande regalo, una nuova vita grazie a un trapianto d’organo. Per questo ho deciso di fare a mia volta un regalo e restituire, per così dire, l’orologio», spiega.

«Onkel Taa l’ha regalato, così le sue parole, ai venostani, agli altoatesini e a tutto il mondo e per questo chiede che l’orologio sia esposto nei pressi del campanile, dove possa essere ammirato da tutti», spiega il sindaco di Curon Franz Prieth. In un primo momento sarà custodito in municipio, poi, appena il piccolo museo sarà pronto, l’orologio sarà poi esposto sulla riva del lago.

 

Si parla di #StorieaNordest. Potrebbero interessarti anche:

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