Da operaia (numero 18) a imprenditrice: l’addio a Maria Luisa Pramaor

“Maria Luisa ha rappresentato il meglio dell’imprenditoria femminile in tempi in cui non era facile né scontato essere donne di impresa, e questo senza mai rinunciare alla famiglia. Ha precorso i tempi praticando sul campo l’innovazione”.

Il Veneto perde Maria Luisa Pramaor,  titolare storica dell’omonima azienda “Pramaor” di Taibon Agordino (Belluno), conosciuta soprattutto per il marchio “Blackfin”, guidata dal figlio Nicola Del Din.

“Se ne va un simbolo dell’imprenditoria bellunese. Con Maria Luisa Pramaor perdiamo un pezzo della nostra storia, un esempio, in particolare, per tutte le giovani donne. Ai suoi familiari, e in particolare ai figli Carolina e Nicola, ai suoi tanti collaboratori, del presente e del passato, va il nostro abbraccio. Ci mancheranno la sua saggezza e la sua lungimiranza, l’eleganza e l’equilibrio. Siamo addolorati e commossi”. Così Lorraine Berton esprime il cordoglio personale, del Consiglio direttivo e dell’intera Confindustria Belluno Dolomiti per la scomparsa.

“Quella di Maria Luisa è la storia di una donna forte e determinata, che da operaia è diventata imprenditrice, contando solo sulle proprie energie e sulla sua grande capacità di visione”, ricorda Berton. Maria Luisa Pramaor iniziò a lavorare nell’occhialeria ancora adolescente, fu la dipendente numero 18 di Leonardo Del Vecchio. “La sua storia umana e professionale si lega indissolubilmente a quella del suo Agordino, un’appartenenza forte e orgogliosa”.

Oggi la sua azienda è in buone mani e la sua storia non andrà dimenticata. Maria Luisa è stata una capitana d’impresa, a cui deve andare la nostra gratitudine di imprenditori, di bellunesi e anche di donne”, la conclusione di Berton.

La storia

Il sito di Blackfin è un inno al neomadeinitaly:

Siamo italiani e lavoriamo in Italia.
Nel rispetto delle persone, del territorio e della nostra storia.

Era il 1971Maria Pramaor apre un’azienda e le dà il suo nome, inizia una storia che continua ancora oggi. È tutta un’altra Italia quella degli anni sessanta, eppure qualcosa è rimasto uguale. Già allora esisteva un distretto famoso per gli occhiali e per la cura con cui venivano realizzati. Stiamo parlando di Agordo, ed è proprio qui che Maria Pramaor nel 1971, dopo nove anni come dipendente, apre un laboratorio tutto suo dove produrre montature. Sono i primi passi di una storia emozionante fatta di passione, competenze e tanto impegno. Perché certi valori bisogna averli da sempre, oppure non si avranno mai.

Quando negli anni ottanta le montature si realizzavano in metallo comune e in acetato a nessuno sarebbe venuto in mente di farle in titanio. O meglio, quasi a nessuno. Nel 1991, Primo Del Din e sua moglie Maria Pramaor, iniziano a lavorare il titanio per differenziarsi dai competitor. Inviano i responsabili tecnici in Giappone, creano un piccolo reparto dedicato a questo materiale e cominciano a costruire quel know-how che ancora oggi è racchiuso in una montatura di titanio Blackfin.

Il tutto senza muoversi dalla zona di origine:

Siamo sempre qui

Non ci siamo mai spostati da Agordo, un punto fermo come i nostri valori.

L’impegno e la voglia di imparare sono quelli del primo giorno, la cura con cui realizziamo le montature è rimasta invariata e lo stesso vale anche per il luogo dove le produciamo. Siamo nati ad Agordo, e oggi ci trovate ancora qui. È cambiato lo stabilimento per avere più spazio e far stare i lavoratori a proprio agio, ma l’azienda che oggi crea gli occhiali Blackfin è sempre Pramaor. Perché storia e affetti ce li teniamo stretti, e li portiamo con noi verso il futuro.

 

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