Un Paese di miopi (3 su 10): ottici e optometristi al lavoro in 6 mesi

All’ultimo Salone JOB&Orienta 2023 a Verona hanno offerto ai visitatori lo screening gratuito della vista e il controllo di occhiali e lenti a contatto.

Sono gli studenti dell’Istituto Zaccagnini, scuola per Ottici e Optometristi, con sedi principali a Bologna e Milano e corsi di specializzazione a Venezia e Torino: di fatto l’unica realtà scolastica e formativa dell’Ottica a utilizzare simulatori diagnostici per supportare la didattica e l’apprendimento clinico.

(le foto sono tratte dalla testimonianza di Alice Bianchin di Farra di Soligo, ex studentessa che ha aperto una propria attività a settembre 2013 dopo essersi diplomata a luglio dello stesso anno, come lei stessa racconta).

 

Grazie alle tecnologie in dotazione alla scuola – spiegano all’Istituto -, i futuri ottici e optometristi sono in grado di realizzare test delle abilità visive, misurazioni dell’occhio e topografie della cornea (il topografo corneale è un dispositivo che restituisce, in un’immagine digitale, una mappa della curvatura della cornea, con colori differenti in relazione alle caratteristiche della cornea, mostrando le aree più a rischio).

Con i servizi “Fai il check dei tuoi occhiali” e “Fai il check delle tue lenti a contatto”, gli studenti dello Zaccagnini hanno analizzato occhiali e lenti a contatto per verificare le caratteristiche degli occhiali in rapporto al difetto visivo della persona, la centratura degli occhiali in relazione alla distanza tra gli occhi e alla forma del viso, le proprietà delle lenti in relazione alla capacità visiva binoculare e della percezione della profondità dell’utente, la scelta della montatura in base alle abitudini personali e alle occasioni di uso della vista e della visione.

La professione

Gli studenti e i docenti dell’Istituto Zaccagnini hanno anche dato informazioni utili per conoscere il percorso di formazione professionale per diventare ottici e le opportunità di lavoro, carriera anche come imprenditore e titolare di un centro ottico. Spiega il direttore Giorgio Righetti: “Il mercato richiede ottici e optometristi con competenze evolute. Le prospettive occupazionali sono ottime, in Italia e all’estero, anche perché il titolo di ottico italiano è riconosciuto a livello internazionale. In Italia, la retribuzione di un giovane ottico parte da un Ral dai 25mila euro, ha diverse possibilità di carriera a tutti i livelli della filiera ottica e non vi sono differenze di genere nel livello degli stipendi di uomini e donne”

Oggi la distribuzione ottica specializzata e l’industria cercano un numero sempre maggiore di diplomati, superiore a quanto il sistema formativo in molte regioni riesce a mettere a disposizione. Per fare un esempio, i diplomati presso Istituto Zaccagnini, nel 97% dei casi, lavorano entro sei mesi dalla conclusione degli studi.

Il mercato

In Italia vi sono circa 10mila negozi di ottica, che offrono occupazione a 28mila addetti: tra loro 19.000 sono ottici. A questi si aggiungono altri 2.500 ottici che lavorano nell’industria, nel wholesale e per chi offre servizi alla rete dei negozi specializzati. Osserva Righetti: “Le vendite al pubblico dei circa 10mila negozi specializzati sono cresciute, registrando un + 5% nel 2022, pari a 3.1 miliardi”.

Secondo i dati ANFAO – Confindustria MODA, il bilancio del 2022 ha visto la produzione italiana di occhiali salire a 5,08 miliardi di euro, con un incremento del 22% rispetto al 2021. Le esportazioni, di montature, occhiali da sole e lenti, sono cresciute del 21%, raggiungendo circa 5 miliardi di euro (4,88 miliardi). Nei primi tre mesi del 2023, sugli occhiali le esportazioni del comparto si sono attestate al +16,7%.

Ottica e prevenzione

Secondo stime approssimative, ad oggi, circa 35 milioni di Italiani utilizzano occhiali e 7 milioni portano lenti a contatto. (Fonte: dati epidemiologici e sell out). Almeno 3 persone su 10 soffrono di miopia. (Fonte: Società Oftalmologica italiana- Associazione Medici Oculisti Italiani). La migliore aspettativa di vita degli italiani e il conseguente invecchiamento della popolazione creano, inoltre, le condizioni per una maggiore diffusione di disturbi che interessano la vista e che si presentano in età avanzata.

In questo scenario, la figura di un ottico competente e preparato, secondo le ultime direttive – si tratta del decreto 92/2018 che trova la sua applicazione negli ottici diplomati dall’anno accademico 2022/2023 – trova un ruolo peculiare. La normativa stabilisce che l’ottico deve segnalare al medico eventuali anomalie, qualora le individui, nel corso degli esami per valutare le abilità visive e la visione binoculare del cliente e diventare così la prima barriera per la salute dell’occhio.

Ottici e optometristi sono oggi in grado, grazie alla loro specializzazione e alla strumentazione avanzata, di condurre analisi della visione binoculare, esami della rifrazione, misurazioni approfondite della vista in tempi che variano da 1 a 2 giorni lavorativi, contro i 79 di attesa media nel sistema sanitario pubblico e 8 per una visita oculistica privata.  Un esame della vista realizzato presso un centro ottico specializzato in optometria, sebbene non abbia valore di diagnosi medica, è un primo passo, in una prospettiva di prevenzione e di pre-allerta, sui difetti della vista e per la salute dell’occhio.

 

Si parla di #LavoroaNordest. Potrebbe interessarti:

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