Novation Tech dettaglio della lavorazione carbonio

L’azienda specialista della fibra di carbonio per fuoriserie cresce e assume

Tecnologia, robotica e un capitale umano che proprio grazie a questi due fattori diventa sempre più qualificato.
Novation Tech – azienda specializzata nella lavorazione della fibra di carbonio e materiali compositi per l’automotive, lo sport & leisure, l’aerospace e l’occhialeria – ha inaugurato ufficialmente il suo nuovo polo produttivo di Trevignano, a pochi chilometri dal quartier generale di Montebelluna (Treviso).
I nuovi spazi sono dedicati in modo particolare alle forniture per l’automotive di alta gamma, che rappresentano il 90% del business dell’azienda: Novation Tech realizza infatti componenti interni e esterni in fibra di carbonio, sedili ed accessori per le fuoriserie dei più grandi marchi dell’automobilismo mondiale.

Robotica e tecnologia

Su una superficie di circa 5.700 mq trovano posto alcuni reparti presenti anche a Montebelluna, per sostenere le necessità produttive e per assicurare sempre la continuità del lavoro (come la laminazione del carbonio e la parte di cottura in autoclave ed estrazione) insieme a nuovi reparti altamente tecnologici, caratterizzati da sistemi robotici di precisione e un ciclo di verniciatura industriale automatizzato.

A Trevignano sono stati installati quattro sistemi robotici per diverse fasi produttive (incollaggio di precisione, carteggiatura e lucidatura) e specifici per la movimentazione di grandi pezzi di carrozzeria, quindi pesanti e difficili da lavorare, oltre a una nuova linea di verniciatura automatizzata. E poi qui trova posto la Massivit 10mila, il primo modello in Europa di manifattura additiva in grado di realizzare stampi industriali in pochi giorni (invece che settimane).

Il capitale umano

Come spiega l’ad di Novation Tech Luca Businaro «il nuovo stabilimento è nato da una necessità molto pratica, quella di rispondere alla grande crescita che Novation Tech ha vissuto negli ultimi anni, passando dai 26 milioni di fatturato e 170 collaboratori del 2017 ai 100 milioni di fatturato e i circa 1.400 collaboratori del 2023».

L’investimento, di 3,5 milioni di euro, è stato realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo. La spinta sulla tecnologia non penalizza il fattore umano: nel polo di Trevignano sono già operative 140 persone (di cui 100 nuovi assunti). «Abbiamo deciso di crescere qui perché crediamo nel potenziale di questo territorio, nel know-how che lo contraddistingue. Il valore non lo fanno le macchine, ma le persone: per questo c’è tanta tecnologia in questo nuovo stabilimento che si affianca all’apporto umano, rendendo il lavoro dell’uomo più qualificato», aggiunge Businaro.

E Claus Henrik Stenbaek, presidente Cda Novation Tech (che dal 2017 fa capo al fondo inglese Keyhaven Capital Partners), sottolinea: «Gli investimenti effettuati nel corso degli anni dimostrano la capacità di innovazione e crescita delle nostre persone e del territorio. In soli cinque anni, siamo passati da poche centinaia di dipendenti a circa 1.400, quintuplicando contemporaneamente il fatturato e posizionando l’azienda come uno dei leader indiscussi nel mercato».

Oggi Novation Tech si appresta a chiudere un fatturato 2023 a 104 milioni. Dei 1.400 dipendenti totali, 550 sono in Italia e gli altri nei due stabilimenti in Ungheria e Croazia. Nello stabilimento di Trevignano lavorano 140 persone: un primo nucleo di personale esperto si è trasferito da Montebelluna a Trevignano e in questi primi mesi ha provveduto alla formazione di oltre 100 nuovi assunti (si tratta in particolare di operai specializzati che si occupano della laminazione del carbonio).

L’ambiente

Il nuovo polo produttivo di Trevignano è il risultato della riqualificazione di due capannoni in fase di dismissione che ospitavano fino al 2022 un’azienda di produzione di mobili per il settore medicale. Conclude Businaro: «Evitare ulteriore consumo di suolo e preferire la via del recupero di immobili industriali ci è sembrata la scelta più giusta, in linea con i nostri obiettivi di sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente. Inoltre era già operativo sul tetto un piccolo impianto fotovoltaico che, assieme al nuovo ampliamento appena realizzato, assicurerà una fornitura di circa 565kWp di energia pulita alla nostra struttura, per un totale di oltre 1840 KWp per tutto il gruppo Novation Tech».

 

 

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