Idrobase crea il blister di cartone che elimina la plastica dal packaging

Un innovativo tubo in cartone a lunghezza variabile, chiuso da un nastrino in carta riciclabile così come l’etichetta.

Idrobase Group, leader del “made in Italy” nella produzione di tecnologie per l’acqua in pressione e per respirare aria pulita, rivoluziona così “l’ultimo miglio” della propria filiera produttiva ed elimina la plastica dal packaging, anticipando il nuovo regolamento sugli imballaggi dell’Unione Europea.

Bruno Ferrarese, contitolare dell’azienda con sede in provincia di Padova, spiega la novità e il contesto nel quale è maturata: a oggi – ma il dato è in crescita – ogni cittadino comunitario smaltisce annualmente circa 36 chilogrammi di imballi in plastica, di cui solo il 40% viene riciclato; tale processo, infatti, presenta non poche criticità, perché la plastica riciclata non torna materia prima e per essere utilizzabile deve essere miscelata con una significativa percentuale di plastica nuova, prodotta da idrocarburi.

La nuova normativa europea, in fase di approvazione, dovrebbe prevedere l’obbligo a vendere parte dei prodotti in confezioni ricaricabili o riutilizzabili, nonché il divieto di utilizzare imballaggi “chiaramente inutili”.

Nell’ “head quarter” dell’impresa a Borgoricco, la più recente novità si chiama “dBase” ed è frutto dell’esperienza del team di Idrobase, un’industria dove la transizione ecologica è vissuta con coerenti scelte produttive. I nuovi imballaggi destinati ad accogliere pezzi e minuterie di ricambio sono fatti in cartone riciclabile, prodotti “a chilometri zero”, valorizzando il tessuto produttivo locale.

I due contitolari

“Nei prossimi 3 anni – indica Bruno Gazzignato, contitolare di Idrobase Group – è previsto che, per la sola divisione Dolly Spare Parts, cioè i ricambi per le pompe, quasi un milione di blister in plastica saranno sostituiti con i tubi in cartone; la loro lunghezza variabile permetterà di ridurre del 35%, il numero delle tipologie di scatole”. Non solo: come annunciato per contrastare i furti di identità aziendale, ora ogni singolo pezzo viene marchiato a laser, riproducendo i loghi Idrobase e Made in Italy.

“Stiamo costruendo l’azienda del futuro, dove sostenibilità ambientale, economica e sociale devono coesistere – conclude Bruno Ferrarese – Non solo: stiamo innovando per rendere difficile il lavoro dei copiatori seriali perchè, anche in questo, prevenire è meglio che curare”. La visione dell’azienda sul fronte ambientale segue le scelte fatte per i dipendenti con la creazione di innovativi spazi di lavoro privi di inquinanti: il passaggio successivo è accelerare per il benessere del Pianeta, riducendo il numero degli imballaggi

 

Si parla di #AziendeaNordest. Potrebbe interessarti anche:

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