Una storia imprenditoriale totalmente “made in Italy”, familiare e femminile.
Durante la pandemia da Covid-19, Roberta Ostellari, 71 anni, sarta e operatrice modellistica, si è dovuta scontrare con l’impossibilità di creare i suoi capi su misura. Ha così chiesto alla figlia Paola Griggio, 47enne ingegnera e imprenditrice, di trovare una soluzione. Griggio, laureata in Ingegneria delle telecomunicazioni, un dottorato in Fotonica all’Università di Padova e una lunga esperienza in tecnologie medicali (ha sviluppato più di 20 brevetti), ha accettato la “sfida”: il risultato è una app che è stata scelta da Pitti Immagine, che l’ha selezionata per la seconda edizione dell’“e-P Summit Innovation Award”, contest dedicato a startup innovative che contribuiscono a rivoluzionare il settore del fashion tech.
La app si chiama Proke, crasi di «process bespoke» (processo su misura), e punta a lasciare il proprio segno nel mondo della moda. Bastano centottanta secondi per prendere, con la massima precisione, le misure per il proprio vestito. Senza dover uscire e andare in negozio, ma da casa: basta indossare una tuta e scaricare un’app. Il segreto di Proke, servizio per realizzare capi perfetti a distanza, sta proprio in questo: mettere assieme comodità e precisione per permettere al cliente di valorizzare, in soli tre minuti, la propria unicità; l’errore è dello 0,5% (sulla lunghezza di un metro).
«Con un team multidisciplinare abbiamo cominciato a lavorare sul trovare una soluzione che fosse utile per i clienti e per le aziende – spiega Griggio –. È stato un processo lungo, ma siamo arrivati a creare un misuratore indossabile: una tuta in lycra dotata di sensori che soddisfacesse tutte le nostre aspettative. Il misuratore indossabile, la Proke Suit, che si può spedire a casa del cliente, come tenere in negozio o in azienda: in tre minuti raccoglie le misure della persona che la indossa, creando un avatar perfettamente corrispondente. Ognuna e ognuno di noi ha le sue caratteristiche e peculiarità fisiche, siamo di fatto dei “pezzi unici”. Ed è proprio questa unicità, fatta anche dalle nostre imperfezioni, la risposta finale restituita dalle misurazioni di Proke. Una tecnologia totalmente “made in Italy”, facilmente esportabile su larga scala e nel mondo: con Proke chiunque può ricevere un capo perfetto realizzato nel nostro Paese. Una soluzione, che abbiamo già brevettato in Unione Europea e negli Usa, altamente sostenibile: siamo già in contatto con molte aziende del settore».
I vantaggi
Al cliente Proke permette di veder realizzato un capo su misura o personalizzato, di qualsiasi tipo, dalla tuta da sci allo smoking, senza dover uscire dalla propria abitazione. Per i negozi (sia fisici che online), invece, con Proke si eliminano gli errori che si possono compiere nella misurazione manuale, riducendo di conseguenza lavori di rifinitura ed eventuali resi, con uno sguardo attento, quindi, alla sostenibilità ambientale. Non solo: grazie alla rilevazione effettuata attraverso il misuratore indossabile si possono raggiungere clienti a distanza dal proprio negozio, evitando loro lunghi viaggi. La precisione garantita dalla tecnologia Proke permette quindi un’ottimizzazione dell’efficienza produttiva, sia a livello di produzione, che di sviluppo, permettendo di ideare capi in maniera ripetibile, con meno prototipi ed errori. Con la riduzione del numero di capi scartati o da rifare, Proke contribuisce a un utilizzo più virtuoso di materiali e risorse.
Come funziona
Proke – base a Padova – permette quindi un processo di misurazione oggettivo e privo di errori, totalmente indipendente dalla persona che esegue la misura, garantendo la massima precisione. Ma come funziona? Una volta ricevuto il misuratore (che rimane di proprietà del cliente e può quindi essere riutilizzato), o indossato in negozio, basta seguire le istruzioni che appaiono sul proprio smartphone: misure e foto verranno automaticamente rilevate e salvate dall’applicazione. Cliccando direttamente dalla app, si possono esportare i dati, le misure e le foto realizzate, che verranno inviate al produttore, al retailer o al brand.
Il 9 e il 10 aprile, alla Stazione Leopolda di Firenze, le otto startup selezionate da Pitti Immagine avranno l’opportunità di presentare le loro soluzioni innovative al pubblico del Summit e competere per il premio, che mette in palio 5mila euro.
Si parla di #StartupaNordest. Potrebbe interessarti anche:
Farina dagli scarti dei carciofi: la startup veneta lancia una call per i test