A Verona parte il dado Knorr, arriva (dall’Austria) la maionese Calvè

Per un dado che parte, una maionese che arriva: si profila un rilancio produttivo per lo stabilimento Unilever di Sanguinetto (Verona), interessato  dalla procedura di licenziamento collettivo avviata a fine maggio da Unilever Manufactoring Italia a seguito della decisione della multinazionale anglo-olandese, proprietaria di centinaia di marchi del settore agroalimentare, di trasferire in Portogallo la produzione del dado tradizionale Knorr.

La Regione Veneto era subito scesa in campo e,  su richiesta delle organizzazioni sindacali, aveva convocato lo scorso 17 giugno il tavolo di crisi sulla vertenza Unilever. All’incontro, convocato per approfondire le motivazioni dell’azienda nella scelta di avviare la procedura di licenziamento per i 77 lavoratori del sito veronese e di trasferire in Portogallo la produzione del dado Knorr, erano  stati invitati i rappresentanti dell’azienda e delle organizzazioni sindacali.

dado

Un primo risultato era arrivato subito con  i vertici aziendali che avevano accolto la richiesta dell’assessore Donazzan di sospendere la procedura di licenziamento collettivo sino al prossimo 2 luglio, data fissata per un nuovo incontro fra tutte le parti.

La mediazione esercitata dall’assessore, dall’unità regionale di crisi guidata da Mattia Losego e dalla Direzione Lavoro, ha consentito di raggiungere un accordo.

Dopo ampia e approfondita discussione tra i rappresentanti dell’azienda e delle organizzazioni sindacali di comparto e della  Rsu aziendale, i vertici di Unilever Manufactoring Italia Srl hanno confermato la volontà di investire nel sito produttivo di Sanguinetto (Verona). A tale proposito  l’azienda ha dichiarato che – oltre al mantenimento in via esclusiva della produzione di dadi Gelli Knorr – verrà introdotta una nuova linea di produzione (tubi Maionese Calvè), attualmente esternalizzata presso un terzista in Austria. Questo intervento, che prevede un investimento complessivo di 2,5 milioni di euro in macchinari e adeguamento delle competenze del personale, si concluderà entro gennaio 2020 e prevede l’impiego di 15 lavoratori attualmente dichiarati in esubero. Il mercato delle salse Calvè si conferma in espansione e suscettibile di possibili ulteriori sviluppi aziendali.

losego

L’azienda si è impegnata, altresì, a procedere in sinergia con le Organizzazione sindacali a gestire i lavoratori in esubero  e, ove possibile, a ridurne ulteriormente il numero, tramite strumenti quali:

  • eventuale ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria
  • uscite volontarie
  • pre–pensionamenti (isopensione fino a 7 anni)
  • percorsi di politiche attive (progetto in partnership con aziende locali)

knorrLe organizzazioni sindacali, dal canto loro, hanno preso atto favorevolmente degli impegni assunti dall’azienda in merito alle iniziative di rilancio produttivo del sito di Sanguinetto e della volontà di gestione condivisa dei lavoratori in esubero. E’ stato altresì richiesto alla Regione Veneto di mantenere attivo il tavolo regionale al fine di continuare a monitorare gli impegni assunti, nonché di verificare possibili ulteriori iniziative di sviluppo del sito veronese.

La Regione ha garantito il mantenimento del tavolo istituzionale per vigilare sul percorso concordato tra le parti in riferimento agli intendimenti dichiarati.

“Esprimo soddisfazione per il raggiungimento di un importante risultato per  la realtà produttiva di Sanguinetto – commenta l’ assessore regionale Donazzan – reso possibile grazie all’alto livello di maturità e consapevolezza espresso dai rappresentanti aziendali, dai lavoratori e dalle parti sindacali venete. La Regione Veneto, con le proprie strutture tecniche e in dialogo con le parti sociali, dimostra ancora una volta di essere in grado di attivare processi di rilancio produttivo come risposta a situazioni di crisi aziendali”.

Conoscete il lavoro dell’unità di crisi aziendali del Veneto? Eccola qui.