Mestre, nel giardino dei Frutti dimenticati rinasce anche il Biricoccolo

Nasce un giardino di alberi patriarcali salvati dall’oblio prima che sparissero definitivamente, donati dall’associazione “Patriarchi della Natura” impegnata nel monitoraggio e nella salvaguardia del patrimonio arboreo italiano. Succede alla Fattoria Sociale “Casa di Anna” di Zelarino, alle porte di Mestre, dove si è inaugurato il Giardino dei Frutti Dimenticati, un progetto a cura dell’architetta Laura Villani.


L’iniziativa è stata realizzata grazie al contributo del Lions Club International che ha investito 15.000 euro. Il Giardino s’ispira all’originale orto proposto da Tonino Guerra – indimenticato poeta e sceneggiatore italiano scomparso nel 2012 – nel 1990 a Pennabilli, paese dell’Appenino riminese che il poeta tanto amava e dove aveva scelto di stabilirsi. Nell’ambito delle iniziative sociali di Casa di Anna il giardino sarà il luogo dove anziani, disabili e lavoratori della fattoria troveranno ristoro e stimolazione sensoriale.

I frutti dimenticati

Nel Giardino dei frutti dimenticati sono stati piantati sei alberi patriarcali salvati dall’oblio prima che sparissero definitivamente, donati dall’Associazione Patriarchi della Natura. Presente all’inaugurazione il presidente dell’associazione Sergio Guidi che ha sottolineato: “Ci occupiamo di salvaguardare e recuperare piante antiche fin dagli anni ‘80, il nostro archivio conta oltre 13.000 esemplari. Grazie all’intervento di agronomi e naturalisti, il nostro impegno si rivolge anche alla riproduzione di queste piante: recuperiamo il loro DNA, il cosiddetto germoplasma, per farlo rivivere. Un’operazione ora più che mai urgente, alla luce della minaccia dei cambiamenti climatici: questi alberi da frutto, più resilienti e sopravvissuti a molte avversità climatiche nel corso dei secoli, sono ideali per affrontare le sfide di domani”.

Rinasce il Biricoccolo

Ha spiegato l’architetta Laura Villani, curatrice del progetto e amica della famiglia Guerra: “L’idea di realizzare questo progetto sensoriale è sorta analizzando tre importanti potenzialità, che hanno contribuito in grande sinergia: da una parte Piero Pellegrini e “La Casa di Anna”, con il suo intento sociale e inclusivo; dall’altra l’amicizia speciale che mi legava a Tonino Guerra, un intellettuale di estrema sensibilità con una particolare attenzione nei confronti della natura. Terzo e ultimo elemento riguarda l’associazione Patriarchi della natura, la cui esperienza è stata determinante nella realizzazione del progetto”.

Un’iniziativa, quella del Giardino dei Frutti Dimenticati, che intende sviluppare un’agricoltura pulita e sostenibile. Gli alberi da frutto antichi presenti hanno queste caratteristiche e ricordano odori e sapori dell’infanzia, ma anche frutti di cui si fa fatica a conservare il ricordo. Uno tra tutti il Biricoccolo, un incrocio tra un susino e un albicocco molto amato da Guerra, con origini incerte, la cui coltivazione risale al 1700 e che sarà possibile ritrovare in Veneto solo grazie a questo progetto. Si tratta di un approccio che permette non solo di proteggere queste varietà di frutto, ma anche di sensibilizzare le persone sul valore di questi alberi patriarcali dimenticati.

La realizzazione di questo spazio è solo una parte del più grande progetto futuro di Piero Pellegrini: “L’idea è di proporre un giardino sensoriale – spiega il fondatore della fattoria sociale – in cui immergersi e in cui sia possibile stimolare i sensi e la memoria di persone disabili o malate d’Alzheimer. Il sapore dei frutti, il loro odore, i loro colori sono elementi che potrebbero risvegliare ricordi d’infanzia e che potrebbero aiutare in patologie neurodegenerative, ma più in generale le persone anziane. Casa di Anna è una fattoria sociale che si vuole sostenere economicamente, è il nostro obiettivo. Lavoro significa fatica ma c’è anche il momento del riposo grazie a questo giardino”.

Taglio del nastro

Otre alla famiglia Pellegrini, proprietaria della Fattoria Sociale, all’inaugurazione sono intervenuti in rappresentanza delle istituzioni locali Ermelinda Damiano, presidente del Consiglio Comunale di Venezia; Paola Mar, assessore alla Promozione del Territorio del Comune di Venezia; Laura Besio, Assessore alle Politiche educative; Renato Boraso, assessore ai rapporti con il mondo dell’agricoltura, la vicepresidente della municipalità di Chirignago-Zelarino Luisa Rampazzo; Massimo Zuin, direttore dei servizi Socio-Sanitari dell’Ulss 3 e Diego Vecchiato, Guardian Grando vicario della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista.
Nel corso dell’inaugurazione è giunto il saluto, tramite e-mail, anche del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e dell’Assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin nonché di Lora Kreindolina Guerra, vedova di Tonino Guerra, che ha detto: “Avete l’occasione di ridare alla terra la bellezza con i suoi frutti, e – come diceva Tonino – “la bellezza è già una preghiera“.

 

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