Da garzone di bottega a fondatore del marchio Alì: addio a Francesco Canella

Ieri sera, 31 gennaio, all’età di 92 anni, Francesco Canella, fondatore dei supermercati Alì e presidente di Alì SpA, è mancato all’ospedale di Padova. Accanto a lui la moglie Rossella e i due figli, Marco e Gianni.

L’azienda che ha fondato lo ricorda ripercorrendo la vicenda imprenditoriale che lo ha visto da giovanissimo garzone di bottega a fondatore del marchio Alì e presidente del gruppo leader della distribuzione alimentare in Veneto.

Questa è la sua storia.

La parabola

La parabola imprenditoriale di Francesco Canella ne fa il simbolo dell’uomo di umili origini che con tenacia, intuito, impegno e lungimiranza diventa innovatore nel settore dei supermercati e artefice del successo di un’insegna che a fine 2023 supera il miliardo e 400 milioni di euro di fatturato. Imprenditore gentile, benvoluto e rispettato in ogni ambiente, il suo lascito più importante è l’insieme dei valori che ha impresso nella sua azienda: la qualità, la cortesia, l’attenzione alle persone, ai collaboratori, ai fornitori, ai clienti, alle comunità che ha servito con i suoi punti vendita.

Le origini

Francesco Canella nasce nel 1931 a Veggiano nella provincia di Padova, terzo di sette fratelli in una numerosa famiglia contadina. Ben presto deve cercare un’occupazione che gli permetta di contribuire al suo sostentamento. Si applica come aiuto calzolaio nella bottega artigiana di Veggiano, il suo paese nativo. Francesco è dotato di costanza e impegno, ma il lavoro del calzolaio non è sufficientemente remunerativo, così esplora nuovi orizzonti.

Grazie allo zio Monsignore, suo omonimo, approda in città, a Padova in via Altinate, dove riesce a prestare lavoro come garzone nello spaccio O.N.A.R.M.O. che, sul finire degli anni ’40, forniva prodotti americani confezionati alle famiglie in difficoltà. Ogni mattina all’alba, Francesco inforca la sua bicicletta, con i suoi 16 anni sulle gambe, e percorre 15 chilometri verso Padova per rincasare a Veggiano la sera, finite le consegne di prodotti alimentari.

È il 1958 quando a Francesco si presenta l’opportunità di rilevare lo spaccio e di diventare colui che in Veneto veniva chiamato “Casoin”. Firma 195 cambiali e onora ben presto i suoi debiti.

Nasce allora l’imprenditore Francesco Canella.

(Francesco Canella al centro, fra i fratelli Pietro e Settimo)

Il pioniere del banco servito

Nel 1965 Francesco fa un viaggio a Boston organizzato dalla Camera di Commercio di Milano dove apprende che, all’interno di un supermercato all’americana, può esistere il banco gastronomia servito, la sua prima passione.

Torna in Italia con la volontà di aprire il suo primo supermercato con quel particolare format. Intraprendenza e lungimiranza gli consentono di avviare la sua attività imprenditoriale, sostenuto dai fratelli Pietro e Settimo e da tutti i collaboratori di Veggiano che fino ad allora gli sono stati a fianco.

È l’alba del 20 ottobre del 1971 quando Francesco Canella inaugura il suo primo supermercato Alì a Padova, in via Curzola, il primo in Italia dotato di banco gastronomia servito. Nasce così Alì, dalla contrazione della parola Alimentari, un marchio intuitivo e facile da ricordare, che oggi è annoverato tra i Marchi Storici.

L’imprenditore

Alla base di questa vicenda imprenditoriale di successo ci sono valori semplici e solidi che hanno sempre messo al centro di ogni decisione e azione di Canella, la persona: dal collaboratore, al cliente, al fornitore. “Fin dall’inizio ho posto al centro la qualità, che è il valore principale sul quale ho basato tutta la mia vita. Qualità nelle relazioni, verso i collaboratori, nel servizio alla clientela, nella selezione dei produttori, nei prodotti, soprattutto in quelli freschi”.

Da sempre Fancesco Canella ha voluto che Alì fosse un luogo dove clienti e collaboratori si sentissero a casa, dove si lavorasse con gentilezza, cortesia, professionalità e disponibilità.

“La mia vita è stata ricca di momenti di grande lavoro, di gioia e di famiglia – ricorda “Un fresco amore”, il romanzo biografico dedicato alla sua storia – Non vi nascondo che ho affrontato anche delle difficoltà, ma ho sempre visto il buono nelle persone e colto le opportunità che si sono presentate”. Con questo spirito e questi valori, sorretto da buona salute e tanta voglia di fare, Francesco Canella ha dato l’impronta che continua tutt’oggi.

Le tappe

La storia di Francesco Canella è scandita dalle tappe della crescita del gruppo che ha fondato.

Nel 1979 nasce il primo magazzino a Limena, nel 1991 porta il nuovo format Alìper ad Abano Terme e nel 1998 Alì trasferisce la sede direzionale e la logistica a Camin, nella zona industriale di Padova, dove risiede tutt’oggi.

Nel 2001, ben prima dell’obbligo di legge, Alì introduce le prime shopper biodegradabili. Nel 2003 nasce lo slogan “Alì migliora la Vita!”, espressione dell’impegno quotidiano rivolto all’ambiente, alla persona, alla comunità attraverso tanti progetti di responsabilità sociale. Si avviano le iniziative realizzate con il coinvolgimento dei clienti, come la raccolta fondi per la ricerca contro il cancro al seno e poi, nel tempo, per Città della Speranza, Scuola Triveneta Cani Guida, Banco Alimentare, Medici con l’Africa Cuamm, IOV, ENPA, IOR, VIMM. Ci sono anche le numerose maratone solidali per le emergenze terremoto, alluvioni, pandemia, che hanno consentito di donare fino ad oggi oltre 15 milioni di euro.

Nel 2010 Alì comincia a mettere a dimora alberi per contribuire a migliorare l’ambiente, donando complessivamente oltre 52.000 alberi al territorio veneto nell’ambito del progetto We Love Nature.

Nell’approccio della seconda generazione Alì, che fa tesoro dei valori tramandati dal fondatore “c’è modo e modo di concepire il business. Il business può essere fatto in tante maniere. Una di queste è lavorare con uno scopo e noi lo abbiamo sintetizzato nel 2003 con la formula Alì migliora la vita. Il business è più bello se si fa con questo scopo altrimenti è solo numeri”. Queste le parole del figlio Gianni.

Nel 2012 Francesco Canella inaugura il suo 100° punto vendita, l’Alìper di Selvazzano Dentro (PD) e nel 2016 festeggia con i suoi collaboratori il traguardo del miliardo di euro di fatturato riconoscendo loro, come farà più volte anche in seguito, un premio per una cifra complessiva di 800mila euro: un altro simbolo della generosità dell’imprenditore che condivide i suoi successi.

Metterci la faccia

A 83 anni Francesco Canella indossa i panni di attore e compare come protagonista del primo spot istituzionale dei Supermercati Alì. Autenticità, gentilezza, fiducia sono le cifre stilistiche che imprime al video pubblicitario trasmesso dalle reti nazionali, un prodotto dalle profonde radici padovane: dai luoghi dove è stato girato agli attori e comparse coinvolti, dal regista all’agenzia di produzione. “E’ stato emozionante girare uno spot della storia dell’azienda che ho visto nascere e crescere giorno dopo giorno. Non nego che ho avuto qualche difficoltà a star dietro alle esigenze del regista […] perché il mio mestiere è evidentemente un altro”.

Le riprese del primo spot

La laurea ad honorem 

Tanti sono i riconoscimenti istituzionali ottenuti, tra cui Padovano Eccellente nel 2011 e Commendatore della Repubblica nel 2018. Nel 2019 Francesco Canella, 87 anni e 70 di ‘scuola di lavoro’, ottiene quello più importante e inaspettato, la Laurea ad Honorem in “Italian Food and Wine” conferita dall’Università degli Studi di Padova per meriti economico-sociali come uno degli imprenditori che più hanno contribuito allo sviluppo della distribuzione dei prodotti alimentari di qualità.

Mi auguro che il mio esempio di vita possa essere d’aiuto a tutti quei giovani che credono nel futuro della nostra bella Italia – dichiara nella lectio il Dottor Francesco – Bisogna mettersi sempre in gioco, affrontando le difficoltà con coraggio, lavorando con passione senza perdere mai l’entusiasmo e la voglia di fare e di innovare”.

 Un sogno lungo più di 50 anni

Nel 2020 lo scoppio della pandemia costringe Francesco Canella, per la prima volta, a stare lontano dal suo ufficio e dal quartier generale di Alì e sancisce in modo naturale il passaggio generazionale, già avviato gradualmente negli anni precedenti.

Nel 2021 Francesco Canella celebra i primi 50 anni dell’azienda che ha fondato: la sua grande famiglia fatta di oltre 4.500 collaboratori, a cui riconosce il merito di ogni suo successo. Per raccontare questa storia straordinaria, lo scrittore Adriano Moraglio, storica penna dell’ANSA e del Sole24Ore, presenta la prima opera scritta su Alì edita da Giunti: “Un Fresco Amore”, il romanzo di una vita.

Fra i figli Gianni e Marco

Il presente

Con l’inaugurazione del Parco Commerciale Canova a Treviso prima e dell’Alì di Albignasego poi; con la posa della prima pietra del nuovo quartiere Grosoli a Cadoneghe, dopo più di 20 anni dall’acquisto del terreno; con la nuova apertura a Tombolo e la ristrutturazione dell’Alì di Mestre Piazzale Candiani, continua lo sviluppo sostenibile dei Supermercati Alì, ora sotto la guida del secondogenito Gianni Canella, classe 1967, che riveste il ruolo di vicepresidente e amministratore delegato, insieme al fratello Marco, ai cugini Giuliano, Silvano, Enrico e Matteo e agli zii Pietro e Settimo.

Nel 2023 l’azienda supera il miliardo e quattrocento milioni di euro di fatturato e conta 117 punti vendita in Veneto ed Emilia Romagna, dando lavoro ad oltre 4.700 collaboratori.

L’azienda

Alì Supermercati, azienda veneta della grande distribuzione organizzata fondata nel 1971, con un fatturato che nel 2023 supera 1 miliardo e 400 milioni di euro, conta 117 punti vendita in Veneto ed Emilia Romagna, dando lavoro ad oltre 4.700 collaboratori.

Sul piano della sostenibilità ambientale, grazie agli interventi per limitare l’impatto delle attività, nel 2023 sono stati risparmiati all’ambiente 6.369 ton di CO2 grazie a relamping, impianti fotovoltaici, porte sui frigoriferi e recupero di calore da freddo alimentare e, a oggi, sono stati donati dall’azienda, in collaborazione con i clienti,  più di 52.000 alberi e 6 boschi urbani al territorio, nell’ambito del progetto We Love Nature, in grado di catturare 4173 ton di CO2.

Radicata territorialità e attenzione alla comunità hanno sempre fatto parte di questa storica azienda di matrice familiare: sono 2.704.985 gli € donati nel 2023 alla comunità con iniziative sociali. 560.871 sono invece i pasti donati alle famiglie in difficoltà da gennaio 2023 attraverso il progetto Siticibo del Banco Alimentare; la spesa solidale attiva in tutti i 117 punti vendita Alì e il concorso PremiAlì.

 

 

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